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Provaci. Cambia l’aria di casa al momento giusto. Cammina facendo lavorare il cuore. E scegli l’aspirapolvere tecnologico
06.04.2015
APRI LE FINESTRE
«Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione mondiale della sanità l’inquinamento domestico aumenta il rischio di malattie respiratorie e cardiovascolari» spiega Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico della Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano. «Gli inquinanti dispersi nell’aria hanno dimensioni microscopiche, quindi penetrano facilmente nei polmoni e da lì nel sangue.
Per liberarti di gas, micropolveri e inquinanti, responsabili di molte allergie, spalanca le finestre per 10 minuti al mattino prima delle otto e mezza e alla sera dopo le 21, quando il traffico è minore».
Il cambio di stagione porta con sè il desiderio di risvegliare corpo e mente e caricarsi di nuova energia positiva
Polveri, aria condizionata, fibre sintetiche e monitor di tivù e pc sono i primi nemici dell’aria pulita. Il motivo? Emettono ioni positivi che “distruggono” quelli negativi, di cui dovrebbe essere ricca l’atmosfera in condizioni ottimali per la salute. La soluzione è usare uno ionizzatore, un piccolo congegno elettrico che migliora la qualità dell’aria.
Se soffri di allergie, ti aiutano anche gli oli essenziali: «Diluisci in 300 millilitri d’acqua 8-10 gocce di limone, geranio e mirto e spruzza questo mix in casa: ti permette di abbattere le cariche batteriche del 98 per cento» spiega il naturopata Barbaro Pontoriero.
Anche la pelle ha bisogno di respirare.
«Il cotone mantiene il corpo fresco ma non va usato per fare sport perché quando si suda resta bagnato a lungo» spiega Pontoriero. «Il lino è molto traspirante e, grazie alla trama larga e ruvida, effettua un leggero peeling che libera da impurità e cellule morte: ideale per la biancheria da letto». Consigliata anche la fibra di latte: «È antibatterica, assorbe l’umidità e si asciuga in metà tempo rispetto al cotone». Tra i filati tecnici per l’outdoor punta sul GoreTex: ha una struttura microporosa che, oltre a essere impermeabile, non trattiene il sudore.
Respirare nel modo giusto mentre cammini è importante per ossigenarti bene.
«La prima regola è farlo dal naso: così filtri e umidifichi l’aria esterna» spiega Daniele Zanin, accompagnatore in montagna e creatore del metodo “L’arte di camminare”. «Poi devi sincronizzare il respiro in base al ritmo dei passi. Per esempio, quando cammini in città, inspira per tre passi, sul quarto resta con i polmoni pieni, poi espira per altri tre passi e al quarto stai con i polmoni vuoti. In questo modo, fai lavorare meglio tutto il sistema cardiovascolare».
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