Riflessologia plantare: cosa sapere
La riflessologia plantare è un’antica tecnica della medicina “alternativa”. Si tratta, come dice il nome, di una scienza che attiene ai “riflessi”. Ciò significa che la riflessologia sfrutta il sistema di connessioni del nostro organismo e, attraverso la stimolazione di alcuni punti della pianta del piede, va ad agire di riflesso sugli organi a essi correlati. Per ottenere un reale beneficio dalla riflessologia plantare, è sempre necessario rivolgersi a un riflessologo professionista, evitando di rivolgersi a centri non qualificati o il fai da te senza aver consultato prima l’esperto.
Riflessologia plantare: quali sono i benefici
Sono numerosi coloro che hanno beneficiato degli effetti della riflessologia plantare. I disturbi più trattati con questa tecnica “alternativa” sono:
- il mal di testa,
- i problemi relativi alle vie urinarie e agli organi sessuali,
- il mal di stomaco,
- l’ansia,
- l’insonnia,
- alcune forme depressive.
Riflessologia plantare: mappa del piede e benessere
Secondo la “mappa del piede” utilizzata dalla riflessologia plantare, a ogni dito corrisponde uno specifico organo.
Per esempio, l’alluce si lega a polmoni, fegato e intestino. Il secondo dito a stomaco e intestino. Il terzo e il quarto dito vanno a collegarsi anche alla salute degli occhi, della cistifellea e del cuore. Infine, il quinto dito, va stimolato in caso di problemi a utero, vescica e testicoli.
Perché la riflessologia funziona?
Perché si tratta di una cura dolce ma profonda: il trattamento viene effettuato senza attaccare direttamente l’organo interessato, ma indirettamente attraverso la “trasmissione” per mezzo di onde lunghe basse e lente. Vediamo su quali organi agisce.
Stimola il lavoro del fegato
Se il fegato è in sofferenza, per eccessi alimentari o periodi stressanti, si può favorire il detox anche attraverso la stimolazione delle parti superiore e centrale della pianta del piede. Manipolando anche la zona appena sopra il tallone, verrà inoltre stimolato il lavoro delle ghiandole surrenali.
Cura lo stomaco con dolcezza
Secondo la riflessologia plantare, lo stomaco è “legato” anche al secondo dito del piede. Ma questa celebre e amata tecnica orientale, si basa su un approccio olistico al disturbo fisico. Per cui, in caso di bruciore di stomaco o cattiva digestione, a essere trattati con la stimolazione manuale, saranno diversi punti della pianta del piede.
Agisce sulla colonna vertebrale
Il mal di testa può avere differenti origini e manifestarsi sotto diverse forme: emicrania, nevralgia o cefalea muscolo-tensiva (dolore “a casco”). La riflessologia plantare può costituire un valido aiuto per migliorare la sintomatologia, senza dover ricorrere a un utilizzo massiccio di farmaci antidolorifici e antinfiammatori.
Infatti, il riflessologo è in grado di agire anche sulla colonna vertebrale e sulle posture scorrette, ristabilendo un corretto equilibrio.
Quali sono le zone della pianta del piede correlate al trattamento del mal di testa?
L‘area mediale esterna dell’alluce, ma anche tutta l’arcata plantare (vertebre cervicali).
L’area lombare, invece, è trattata manipolando il primo metatarso con una pressione moderata. La possibilità di lavorare sull’intera colonna vertebrale, rende la riflessologia un valido aiuto anche in caso di mal di schiena.
E’ benefica sulla sindrome premestruale
La riflessologia plantare viene spesso utilizzata anche per trattare quei disturbi che coinvolgono, in modi diversi, gli organi riproduttivi.
Avvalendosi della tecnica della digitopressione, il riflessologo agisce sulle zone del piede collegate all‘utero, alle tube, alle ovaie e al pavimento pelvico.
I disturbi maggiormente trattati con l’aiuto della riflessologia plantare, sono:
- la dismenorrea (mestruazioni dolorose),
- la sindrome premestruale (nervosismo, ansia, fame nervosa, mal di testa, ritenzione idrica).
Anche in questi casi, il lavoro esercitato dal riflessologo è un trattamento che mira a ristabilire l’equilibrio tra i diversi organi, tenendo presente la loro connessione naturale.