Diverse le cause dell’alito cattivo: denti cariati, infiammazioni alla bocca (stomatite), angina (dolori al petto), gastrite, colite, problemi al fegato, dispepsia (digestione lenta e difficile) e intolleranze alimentari.
L’alitosi, in particolare, può essere dovuta alla fermentazione intestinale, causata da un’alimentazione molto ricca di formaggi stagionati e prodotti da forno lievitati.
Ecco perché, per avere una bocca fresca è consigliabile limitare il consumo di questi cibi, oltre a quello di altri cibi fermentati, quali: zuccheri, vino, alcolici, aceto e cibi preparati con lievito di birra.
Per regolarizzare l’intestino, si suggerisce di aumentare il consumo di frutta e verdura e probiotici e fermenti lattici come yogurt.
In aiuto dell’alito cattivo arrivano diverse erbe naturali.
Un valido rimedio fitoterapico è quello di masticare ogni tanto una bacca di ginepro, di anice oppure un chiodo di garofano senza ingerirli.
Se si soffre di gengivite o stomatite, si possono fare gargarismi preparati con una miscela di acqua e 20 gocce di tintura madre di calendula e mirra. Da usare come colluttorio dopo un’accurata igiene orale.
Masticare regolarmente semi di finocchio consente di mantenere l’alito fresco. I semi di cardamomo, dal profumo intenso, hanno un’azione più forte contro l’alito cattivo e sono in grado di migliorare anche la digestione.
Sono indicate anche le tisane alla menta, magare aromatizzate con qualche cucchiaino di anice, cumino o cannella.