1/6 – Introduzione
La ritenzione idrica, chiamata anche edema, si riscontra quando il corpo comincia ad accumulare una quantità eccessiva di liquidi nei tessuti, che generalmente vengono irrorati dalla circolazione sanguigna. In condizioni normali, il sistema linfatico drena i fluidi in eccesso nel sangue che possono iniziare a immagazzinarsi quando l’organismo viene messo sotto pressione da varie cause, come una smodata assunzione di sale, l’alta temperatura, il sovrappeso, gli sbalzi ormonali dovuti al ciclo mestruale o una grave patologia. Dal momento che la ritenzione idrica è un fastidioso disturbo, vediamo insieme come riconoscerla. Buona lettura!
2/6 – Controlla il peso
Avete notato di essere ingrassate di un paio di chili in un giorno soltanto? Anche se mangiare troppo cibo e l’assenza di esercizio fisico possono favorire, nel tempo, un accumulo di peso, il fatto di guadagnare in pochissimo tempo diversi chili è indice di ritenzione idrica. Provate a pesarvi in vari momenti della giornata, segnando il risultato per qualche giorno. Se c’è un divario significativo nel giro di un paio di giorni, allora è probabile che queste oscillazioni siano causate dalla ritenzione idrica.
3/6 – Valuta il gonfiore
Provate a osservare mani, gambe, caviglie e piedi. Le zone periferiche del sistema cardiocircolatorio sono anche le zone periferiche del sistema linfatico, dunque, se notate dei gonfiori in questi posti, con tutta sicurezza sarete soggette alla ritenzione idrica. Potete provare a infilare degli anelli: se fate fatica o se non scivolano comodamente, vuol dire che le mani sono gonfie. Anche orologio e bracciali possono essere un indizio di tale disturbo. Un’altra prova può essere effettuata con dei calzini: se notate che le cuciture lasciano evidenti segni intorno alle caviglie o alle gambe mai lasciati prima d’ora, allora stiamo parlando di un altro segno di ritenzione idrica. Avete un paio di scarpe che la settimana precedente calzava alla perfezione e ora è improvvisamente troppo stretta? Per lo stesso principio, questo sarà un sintomo di ritenzione idrica.
4/6 – Pratica delle pressioni
Premete le aree gonfie del vostro corpo con il pollice e rilasciate la pressione. Se per alcuni secondi rimane una piccola rientranza, potreste soffrire di un accumulo di liquidi concentrato in una determinata zona. Ricordate che non sempre l’edema può produrre questo fenomeno: l’organismo potrebbe continuare a trattenere i liquidi anche se non resta alcuna traccia dopo aver premuto sulla pelle. Controllate anche se le articolazioni vi fanno male premendoci sopra. Concentratevi sulle zone in cui riscontrate gonfiore o che si avvallano dopo averle schiacciate: se sono rigide o doloranti, soprattutto alle estremità, indicano ritenzione idrica.
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6/6 Consigli
- Ricordate che sbalzi di peso in prossimità del ciclo mestruale è del tutto normale.
- Anche il viso vi svela se state accumulando troppi liquidi: guardateci allo specchio e valutate se avete il viso gonfio. Il gonfiore o la pelle dall’aspetto teso o lucido può essere un ulteriore segno di ritenzione idrica. Molto spesso si formano le borse sotto gli occhi.
- Dopo aver riscontrato di essere affetti da ritenzione idrica, individuatene le cause e rivolgetevi a un medico per intervenire.