Uno sbalzo di temperatura, un colpo d’aria e la voce se ne va. Succede spesso in questa stagione dal clima incerto. «Sono disturbi non gravi, ma certamente fastidiosi che si possono curare bene con la medicina dolce» spiega Alessandro Targhetta, medico esperto in terapie naturali. Un rimedio valido per ogni tipo di raucedine è un cataplasma a base di argilla verde, che serve a disinfiammare prima la gola e le corde vocali. Si prepara con un etto del preparato in polvere, mescolato ad acqua calda fino a ottenere una specie di pappetta. Si applica sulla gola e si ricopre con una sciarpa di lana per una ventina di minuti, mattino e sera.
Per accelerare la guarigione fai due volte al giorno dei gargarismi con 20 gocce di tintura madre di calendula sciolte in mezzo bicchiere d’acqua. A questi trattamenti locali aggiungi poi un rimedio omeopatico scelto in base alle caratteristiche del disturbo. «Per tutti questi preparati si deve usare la diluizione 9 CH» consiglia il dottor Targetta «prendendo cinque granuli di ciascun rimedio ogni due ore e diradando l’assunzione con il miglioramento dei sintomi, fino alla dose di tre granuli, due volte al giorno».
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Ecco i più efficaci caso per caso.
>>Quando la voce diventa incerta e spezzata dopo aver preso un’infreddatura, si usa Graphites.
>>Se, oltre alla raucedine, provi il bisogno di schiarire continuamente la voce e di dare piccoli colpi di tosse, è adatto Rumex: aiuta a sciogliere il catarro che si è depositato sulle corde vocali.
>>Se, invece, la voce diventa roca dopo aver parlato a lungo, la gola è secca e brucia come se fosse scorticata, ci vuole Arum triphyllum.
>>Se la raucedine è più intensa alla mattina, quando si pronunciano le prime parole, ma poi col passare delle ore la voce inizia a sciogliersi, il rimedio giusto è Rhus toxicodendron.
>>Se il momento critico è la sera, è più indicato Carbo Vegetalis. In questo caso di solito il tono della voce è molto basso e sparisce quando si cerca di emettere dei suoni acuti.
>>L’abbassamento di voce, però, può essere il sintomo di un malessere più generale. Se ci sono anche febbre alta, sopra i 39 gradi, tosse secca, forte bruciore di gola, è molto probabile che si tratti di laringite acuta, che spesso compare dopo aver preso freddo. Si usa allora Aconitum napellus.
>>Pronto soccorso verde
Se soffri spesso di raucedine, tieni sempre in borsetta la tintura madre di Sisymbrium officinale, che aiuta a disinfiammare la gola. Ai primi sintomi, prendine 20 gocce, diluite in due dita d’acqua, anche tre, quattro volte al giorno.
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