Si dice “è un atto naturale come respirare”. Il respiro accompagna la nostra vita in ogni istante, è fondamentale per la vita stessa. Il nostro corpo sa respirare, per questo a volte tendiamo a trascurare il modo in cui stiamo respirando, certi che il nostro corpo lo farà automaticamente.
Perché è, invece, così importante concentrarsi sul respiro per vivere serenamente e pienamente?
- Parliamo
del respiro, non tanto di tecniche quanto di comprensione del proprio
respiro e di quanto sia importante porvi attenzione - Impariamo
a leggere il nostro respiro in collegamento al nostro sistema nervoso e
al nostro stato d’animo: il respiro è uno strumento preziosissimo per
imparare ad ascoltare il nostro corpo - Pratica: come lavorare quotidianamente sul respiro? Come applicare il controllo del respiro in situazioni stressanti?
- Esploriamo una semplice tecnica da utilizzare quotidianamente: calmare il respiro significa calmare mente e corpo
1. Porre attenzione al respiro
La respirazione è un’azione che il nostro corpo fa in modo semi-autonomo: possiamo controllarla, ma avviene anche senza il nostro controllo. Questo perché respirare è fondamentale per la vita, e così noi continuiamo a respirare qualsiasi azione stiamo compiendo, coscienti o non coscienti.
A differenza del battito cardiaco, su cui non abbiamo un controllo attivo, il respiro può essere intenzionalmente controllato dalla nostra mente. Prima del controllo viene, però, il porre attenzione. Quante volte viviamo un’intera giornata senza chiederci come stiamo respirando?
Questo è il primo esercizio che possiamo fare ogni giorno: portare all’attenzione della mente lo stato del respiro. Si tratta di osservare prima che di controllare, un po’ come se fossimo un osservatore esterno che guarda come stiamo respirando. Possiamo porre attenzione al respiro in qualsiasi momento, ci richiede davvero poco tempo e diventa uno strumento per comprendere come stiamo in quel momento.
2. Leggere il respiro
Porre attenzione al respiro ci fornisce uno strumento prezioso per capire in che stato si trova il nostro sistema nervoso.
Possiamo individuare due branche nel nostro sistema nervoso: il sistema simpatico, che si occupa di mobilizzare le risorse energetiche e preparare il corpo per una situazione di emergenza e per la così detta risposta “combatti o scappa”, e il sistema parasimpatico che va a mettere il corpo in uno stato rilassato, chiamato risposta “riposa e digerisci”.
Il
modo in cui respiriamo è strettamente legato a questi due sistemi: un
respiro corto, rapido e affannato è legato a una risposta simpatica,
mentre un respiro lento e profondo a una risposta parasimpatica.
Portare attenzione al respiro ci permette di leggerlo: in che stato è il mio corpo? Sono rilassata e tranquilla o sono pronta per scappare?
3. Pratica
La risposta “combatti o scappa” è un retaggio del nostro passato animale, che si traduceva in una grande scarica di adrenalina funzionale alla lotta o alla fuga. Oggi ci ritroviamo in questo stato in situazioni di stress, che la maggior parte delle volte non si traducono in una corsa per scaricare l’adrenalina.
Ecco che il respiro ci viene in aiuto. Impariamo a farci attenzione soprattutto nei momenti di più grande stress e tensione, nel momento in cui ci rendiamo conto di star respirando velocemente impegniamoci a rallentare il respiro e soprattutto a renderlo più profondo.
Potete aiutarvi con una mano sulla pancia in modo da portare consapevolezza nel gonfiare la pancia come fosse un palloncino. Più il respiro diventa profondo, più entriamo nello stato parasimpatico di “riposa e digerisci”: è tutto ok, posso rilassarmi.
Ecco che il respiro diventa prezioso strumento per mandare messaggi al nostro corpo: se respiro in modo calmo significa che non c’è nulla di cui preoccuparsi, va tutto bene. Immaginate di praticare questa tecnica prima di un esame o di un colloquio di lavoro, o semplicemente durante una giornata particolarmente stressante.
Provate e scoprirete il grande potere del respiro.
4. Semplici tecniche da esplorare quotidianamente
Dove
sto respirando? Poni una mano sulla pancia e una sul cuore. Percepisci
dove il tuo respiro si muove: si trova soprattutto nel torace, o scende
anche nell’addome?
Una volta presa la consapevolezza di come stai respirando prova a spingere dolcemente il respiro fino all’addome. Gonfia la pancia come un palloncino quando inspiri, e sgonfiala quando espiri.
Questo è il tipico respiro rilassato dei bambini, un respiro profondo di pancia che da al corpo un messaggio di calma e serenità.
Dedica cinque minuti ogni giorno a respirare profondamente di pancia, e piano piano riuscirai ad utilizzare questa tecnica anche nelle situazioni più stressanti senza che nessuno intorno a te se ne accorga!