Diffusa in tutta Italia, la salmonella è una malattia infettiva che colpisce l’intestino attraverso la trasmissione oro-fecale di cibi contaminati. Si trova soprattutto lungo la costa. Ma spesso è il ricordo di un viaggio all’estero in posti dalle condizioni igieniche poco sicure.
Le salmonelle sono un gruppo molto numeroso di batteri: non tutte provocano problemi all’uomo. Responsabili dell’infezione intestinale sono soprattutto la Salmonella paratyphi A, la Paratyphi B, la Typhimurium, la Cholerasius e quelle del gruppo Enteritidis, che determinano disturbi molto simili tra loro
Il primo sintomo della salmonella è la diarrea, associata spesso a perdita di appetito, nausea e vomito, dolori addominali. Poi compare la febbre che può raggiungere i 38,5-39 gradi.
In genere l’infezione da salmonella si manifesta in forma lieve e guarisce da sola entro pochi giorni. L’organismo infatti elimina i batteri attraverso la diarrea.
Per evitare l’infezione da salmonella, è bene seguire alcune precauzioni, che riguardano la conservazione dei cibi:
– Cuocere le uova
Meglio consumarle sempre cotte, a meno che non siate certi che provengano da stabilimenti controllati, che sia trascorsa una settimana dalla loro deposizione e siano state conservate in frigorifero.
– Mai lasciare a temperatura ambiente una preparazione cruda contenente uova sbattute, come ad esempio la maionese.
– Evitare il contatto tra cibi cotti e crudi.
– Evitare di affettare un cibo già cotto con lo stesso coltello usato per tagliare carne cruda e verdura.
– Evitare di posare un cibo cotto sullo stesso piatto sul quale prima era stato posato uno crudo.
– Avvolgere con la pellicola trasparente i cibi da riporre nei ripiani più alti del frigorifero, per evitare che possano gocciolare su quelli sistemati in basso.
– Mettere i cibi nel frigorifero ben separati gli uni dagli altri, specialmente quelli che non vengono cotti a lungo.
– Non ricongelare un cibo scongelato: le salmonelle eventualmente presenti si possono moltiplicare velocemente durante lo scongelamento e attivarsi al successivo scongelamento.
– Una volta cotti, gli alimenti sono facilmente attaccabili dai batteri: non vanno conservati a temperatura ambiente