Aborto spontaneo: un vero e proprio lutto che colpisce circa una gravidanza su cinque. Non esistono dati certi ma pare che il 10-25%(*) delle gravidanze termini con un aborto spontaneo. La maggior parte avviene entro le prime 13 settimane di gravidanza. Ecco perché, anche se la gravidanza è un evento che riempie di gioia la futura mamma, ansia e preoccupazione sono all’ordine del giorno. Pur nella felicità, un’ombra si insinua spesso tra i pensieri delle future mamme: “Starà andando tutto bene?”.
Non vogliamo in questa sede approfondire il tema della sofferenza psicologica che segue a un aborto spontaneo che “è per definizione l’incapacità di portare a termine una gravidanza. Può essere precoce o tardivo a seconda dell’epoca gestazionale, ma quello che non cambia è la sofferenza che sta dietro la perdita di una gravidanza”, dice la dott.ssa Giulia Santi, ginecologa, alla quale abbiamo chiesto di spiegarci cause e sintomi.
“Le cause possono essere molteplici: le più comuni e note sono l’età materna, l’obesità, malformazioni fetali, infezioni in gravidanza, squilibri ormonali, assunzione di farmaci tossici in gravidanza, patologie materne per le quali lo stato di gravidanza altera l’equilibrio della salute materna”. Purtroppo poi, la dott.ssa Giulia Santi aggiunge che “ci sono anche cause non note, delle quali non si conosce ancora bene il meccaniscmo di causa-effetto.”
Per quanto riguarda i sintomi che precedono l’aborto “sono spesso perdite ematiche, dolori crampiformi al ventre, febbre e malessere generale. Ma più frequentemente non ci sono sintomi che preallertano il triste evento!”
Esistono poi molte credenze popolari sul tema dell’aborto: nonne e mamme ci mettono in guardia sul sollevare pesi, fare fatica fisica, addirittura sullo stress e sugli spaventi che potrebbero innescare il meccanismo dell’aborto spontaneo. Una confusione che può influenzare la vita quotidiana delle gestanti. Ma quanto c’è di vero? “Non spetta me dire se sono solo credenze oppure no – spiega la ginecologa – ma sicuramente credo che sia importante rassicurare la paziente in merito alla gravidanza soprattutto nei primi mesi, senza entrare in meccanismi di eccessivo controllo clinico, soprattutto perché ogni mamma è a sé e ogni gravidanza è a sé!”
Ci sono degli esami che possono preannunciare l’aborto? “Se una donna presenta una sorta di poliabortività è opportuno che si rivolga al ginecologo che la sappia consigliare su quali esami sia meglio effettuare prima della ricerca di una gravidanza successiva. I test sono molteplici e costosi quindi è bene che vengano consigliati e spiegati da un esperto in materia.” conclude la dott.ssa Giulia Santi.
(*Dati: ACOG-American College of Obstetricians and Gynecologists)