Chi soffre di disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) potrebbe avere un’aspettativa di vita più breve e correre un rischio maggiore di problemi di salute mentale. Questo il risultato di uno studio condotto in prima mondiale dai ricercatori della University College di Londra.
La ricerca, pubblicata su The British Journal of Psychiatry, ha analizzato i dati anonimi delle cure primarie di 30.029 adulti del Regno Unito con diagnosi di ADHD, confrontandoli con oltre 300 mila coetanei senza il disturbo. Dai dati è stata riscontrata una riduzione apparente dell’aspettativa di vita tra i 4,5 e i 9 anni per gli uomini con ADHD e tra i 6,5 e gli 11 anni per le donne.
Comprendere l’ADHD e i suoi effetti
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività è un disturbo neuroevolutivo che viene comunemente diagnosticato durante l’infanzia, ma che spesso dura fino all’età adulta. Le persone con ADHD hanno neurotrasmettitori sbilanciati, uno dei quali è la dopamina. È un neurotrasmettitore chiave nella corteccia prefrontale del cervello. È necessario per aiutarci con le funzioni esecutive e le capacità di autoregolamentazione, che implicano:
- la pianificazione,
- la concentrazione
- il mantenimento dell’attenzione,
- il ricordo delle istruzioni,
- il multitasking.
Le persone con ADHD possono sentirsi irrequiete o avere difficoltà a concentrarsi. Le criticità riguardano anche la capacità di gestire il loro tempo, stabilire le priorità o controllare i loro impulsi. Questi sintomi possono influenzare tutti gli ambiti della vita.
Urgente necessità di un’adeguata assistenza
«Le persone affette da ADHD hanno molti punti di forza e possono vivere degnamente e a lungo con un’adeguata assistenza sanitaria. Ma se manca loro il necessario supporto hanno maggiori probabilità di sperimentare eventi stressanti e l’esclusione sociale, con un impatto negativo sulla loro salute e autostima» afferma l’autore principale dello studio, il dottor Josh Stott, professore all’University College di Londra.
La conferma arriva da un recente sondaggio condotto in Gran Bretagna su adulti di età compresa tra 16 e 64 anni. Secondo il sondaggio appena un terzo dei pazienti con tratti ADHD ha ricevuto farmaci o consulenza per problemi di salute mentale.
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Perché l’ADHD potrebbe influenzare l’aspettativa di vita
Oltre al fatto di non avere un’adeguata assistenza sanitaria, gli esperti spiegano che i pazienti adulti con ADHD potrebbero avere difficoltà nel mondo del lavoro ed essere più a rischio di abuso di sostanze. Ciò che è stato identificato come determinante nella riduzione dell’aspettativa di vita è che le persone con ADHD tendono a generare redditi più bassi. Hanno maggiori probabilità di fumare, dormire meno, trascorrere meno tempo a fare esercizio fisico, correre più rischi quando guidano e avere un’alimentazione non adeguata.
Nonostante lo studio della University College di Londra si basi su dati osservativi che inevitabilmente lasciano molte domande senza risposta, il dottor Kevin McConway dell’Open University spiega che «cattive abitudini come il fumo o l’abuso di alcol e problemi di salute fisica tra cui diabete o colesterolo alto sono con tutta probabilità in larga misura conseguenze dell’ADHD». Il che significa che quei vizi e condizioni potrebbero spiegare come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività potrebbe influenzare i tassi di mortalità o portare ad aspettative di vita più brevi.
Oltre alle differenze nell’aspettativa di vita, l’analisi ha anche rivelato che l’ADHD è collegato a un rischio più elevato di problemi di salute mentale. Come ansia, depressione, autolesionismo, suicidio e disturbi della personalità.
Potenziali sovrastime nello studio
Gli autori della ricerca fanno notare che il 3-4% degli adulti nel Regno Unito soffre di ADHD, con una prevalenza nei bambini stimata in almeno il 4%. Ma è possibile che molte più persone non ricevano una diagnosi. Il che significherebbe che il divario di aspettativa di vita riscontrato dagli autori dello studio potrebbe essere sovrastimato.
La dottoressa Liz O’Nions, parte del team di ricerca, afferma: «La maggior parte di coloro che vengono diagnosticati possono avere ulteriori problemi di salute rispetto alla persona media con ADHD. Pertanto, la nostra ricerca potrebbe sovrastimare il divario di aspettativa di vita per le persone con ADHD in generale, anche se sono necessarie ulteriori ricerche basate per verificarlo».