Decisamente diversa dalle classiche diete ed apparentemente lontana da qualsiasi evidenza scientifica, la dieta del ghiaccio si è affacciata al mondo della dietetica clinica circa 8 anni fa, quando nel 2010 con un editoriale, il gastroenterologo Weiner ne definiva i vantaggi. Sperimentata su un numero non troppo alto di persone, la dieta del ghiaccio, secondo il medico ideatore permetterebbe di aumentare l’efficacia del dimagrimento di un percorso dietetico, esaltandone i risultati.
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Come funziona
Più ne mangi, più perdi… questa è la parola d’ordine della dieta del ghiaccio.
Secondo il medico che l’ha ideata, infatti, il consumo di ghiaccio determinerebbe un incremento significativo del metabolismo e con una maggiore predisposizione alla perdita di peso. Più precisamente, si fa riferimento alla termogenesi indotta dalla dieta, che in altre parole, rappresenta la quantità di calorie che il nostro corpo spende per digerire un determinato alimento.
Nel caso del ghiaccio, a fronte di un’acquisizione calorica pressoché nulla, il nostro corpo spenderebbe ben 140 – 160 Kcal per litro di acqua ghiacciata consumata. Per questi motivi il medico consiglia di consumare ad esempio frutta ghiacciata, granite ed altri cibi freddi in maniera tale da aumentare sensibilmente il dispendio energetico.
Evidentemente, affinché, il protocollo dietetico funzioni, bisognerebbe:
-Praticare esercizio fisico regolare;
-Seguire, in ogni caso, una dieta ipocalorica;
-Prestare attenzione al consumo di alimenti particolarmente calorici;
-Rispettare sempre delle sane abitudini alimentari.
Quanto si perde
È molto difficile definire quanti chili si possano perdere adottando questo tipo di dieta. Il dimagrimento, infatti, risulterebbe un’inevitabile conseguenza anche dell’adeguamento dello stile di vita, quindi dieta ed esercizio fisico, oltre che dell’uso del ghiaccio come possibile fattore termogenico.
Non si conoscono al momento dati utili, in grado di stimare adeguatamente il vantaggio che deriverebbe dall’uso della dieta del ghiaccio.
Pareri e critiche sulla dieta del ghiaccio
La dieta del ghiaccio ha riscosso pochissimo consenso, soprattutto tra gli addetti del settore, per la scarsità di evidenze scientifiche a suo sostegno. Purtroppo la letteratura medica, non espone alcun dato interessante a riguardo, che possa suffragare l’ipotesi metabolica definita dall’autore.
Al contrario, molti esperti, sostengono che l’uso inadeguato di ghiaccio, cibi o bevande ghiacciate possa:
-Danneggiare la mucosa intestinale;
-Indurre ipotermia;
-Rallentare i processi digestivi;
-Alterare il normale ecosistema intestinale;
-Accentuare la sintomatologia in caso di reflusso gastroesofageo.
Per questi ed altri motivi, ti consigliamo di consultare un professionista della nutrizione prima di intraprendere una dieta di questo tipo.