Allenamento dipende da orologio biologico
Esiste un orario migliore di un altro per allenarsi? La risposta è no, o meglio, un orario esiste, ma non è uguale per tutti. Esso dipende dall’orologio biologico insito in ognuno di noi, il complesso meccanismo che ci sincronizza al ciclo notte/giorno-sonno/veglia grazie a stimoli naturali, come la luce solare e la temperatura ambientale, o di natura sociale, come le abitudini che scandiscono la nostra giornata.
Accade così che ci sono persone mattiniere che non trovano difficoltà nello svegliarsi presto la mattina, al contrario di altre che rimarrebbero a dormire per ore e ore.
A seconda di queste caratteristiche esiste un orario del giorno in cui bisognerebbe dedicarsi alla corsa o ad altro allenamento aerobico per migliore le proprie prestazioni fisiche.
Mattinieri, nottambuli o intermedi?
A giungere a questa conclusione sono stati alcuni ricercatori della University of Birmingham, in Gran Bretagna, dopo aver condotto una serie di esperimenti su un alcuni atleti, divisi in tre gruppi – a seconda che fossero mattinieri, nottambuli o una via di mezzo – e sottoposti a sessioni di allenamento in diversi momenti della giornata.
Analizzando le loro performance è emerso che tutti, indipendentemente dal tipo di orologio biologico, riportavano risultati peggiori se facevano attività fisica di mattina presto. I mattinieri ottenevano i risultati migliori allenandosi intorno a mezzogiorno, i nottambuli intorno alle venti e gli intermedi alle sedici.
I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista “Cell”, oltre a confermare l’importanza dell’orologio biologico interno, sottolineano come, in assoluto, non sia consigliabile allenarsi prima di mezzogiorno se si vogliono migliorare le proprie performance.