In Italia sono circa 600mila le persone malate di Alzheimer, ma secondo le proiezioni il dato potrebbe addirittura triplicarsi nel giro di 30 anni. Sono a rischio soprattutto le donne over 55, ma la malattia colpisce anche uomini e persone più giovani. Al momento non ci sono cure per sconfiggerla, ma esistono trattamenti che ne rallentano il decorso: per questo è importante una diagnosi precoce. Saper riconoscere i primi segnali è fondamentale, perciò sarà bene prestare attenzione ad alcuni dettagli che potrebbero far scattare un campanello d’allarme.
Cos’è l’Alzheimer?
L’Alzheimer è una malattia neurodegenrativa del cervello. È un morbo che porta alla distruzione e alla morte delle cellule nervose, provocando mancanza di memoria, cambiamenti della personalità e problemi nello svolgimento delle attività quotidiane. Di solito i sintomi si sviluppano lentamente e si aggravano con il passare del tempo. Nonostante la maggior parte delle persone che ne sono affette ha più di 65 anni, nel 5% dei casi si riscontra un’insorgenza anticipata tra i 40 e 50 anni.
La perdita dell’olfatto
Un recente studio dell’Università di Chicago ha scoperto che uno dei primi sintomi dell’Alzheimer è la perdita dell’olfatto. La ricerca si è concentrata sul legame tra la capacità di percepire gli odori e la memoria. Queste facoltà, stando a quanto scoperto dai ricercatori, sono molto più collegate di quanto si possa pensare. Anche altre ricerche hanno condotto indagini nella stessa direzione. Già in passato il professor Davangere Devanand, direttore del dipartimento di Psichiatria geriatrica dello Stato di New York e docente alla Columbia University, aveva individuato 10 odori difficili da riconoscere per chi è affetto dal morbo. Questi sono: fragola, fumo, sapone, mentolo, chiodo di garofano, ananas, gas naturale, lillà, limone e cuoio. Si è scoperto inoltre che i disturbi nella capacità di percepire i profumi può anticipare anche di 15 anni gli altri sintomi più noti e facilmente riconoscibili.
Il test sotto la doccia
Fare caso a come varia la percezione degli odori che sei abituata a sentire può aiutarti in una diagnosi precoce. Per esempio potresti provare ad annusare attentamente il tuo bagnoschiuma ogni volta che fai la doccia. Secondo quanto suggeriscono gli studiosi, non riconoscere il profumo del sapone che usi abitualmente potrebbe essere un elemento da tenere in seria considerazione. Chi è affetto da Alzheimer, anche a uno stadio molto precoce, potrebbe sentire l’odore ma faticare a riconoscerlo: questo perché per farlo è necessario attivare funzioni cerebrali bloccate dalla malattia.
L’importanza della diagnosi precoce dell’Alzheimer
Questo non significa che se il profumo del bagnoschiuma che usi di solito ti sembra strano, hai sicuramente l’Alzheimer. Le cause potrebbero essere molteplici però se noti la stessa cosa con frequenza, potrebbe essere un segnale da non sottovalutare. La prevenzione è sempre importante, a partire dallo stile di vita: dieta equilibrata, movimento e attività che stimolino la mente sono basilari a qualunque età. Inoltre non esitare a richiedere un controllo clinico al primo dubbio: una diagnosi precoce è fondamentale per garantirsi una miglior qualità della vita e anche maggiori probabilità di sopravvivenza. Oltre alle difficoltà nel distinguere gli odori altri sintomi da tenere a mente sono: problemi di memoria, difficoltà di linguaggio e difficoltà nella risoluzione dei problemi. Ma l’unico modo per essere veramente diagnosticati è sottoporsi a una scansione cerebrale.