Il comportamento dei bambini può essere influenzato da fattori che raramente consideriamo. Tra questi, un nuovo studio suggerisce che il russare frequente potrebbe avere un impatto significativo, specialmente sui preadolescenti. Secondo i risultati pubblicati sulla rivista JAMA Network Open, i bambini di età compresa tra i 9 e i 10 anni che russano spesso sembrano più propensi a sviluppare problemi comportamentali, confermando una correlazione tra disturbi respiratori durante il sonno e difficoltà comportamentali.

Il legame tra russare e comportamento

In passato, la ricerca aveva già evidenziato una connessione tra russare e problematiche comportamentali nei bambini più piccoli, ma mancavano studi approfonditi sui preadolescenti. L’analisi di questa fascia di età è stata condotta su un campione ampio: oltre 11.800 bambini, il che ha permesso ai ricercatori di valutare con precisione l’impatto del russare frequente. Tuttavia, i risultati dello studio hanno sorpreso gli stessi autori, in quanto il russare non sembrava avere effetti sulla sfera cognitiva, sebbene fosse collegato a un aumento dei comportamenti problematici.

La causa del russare

I disturbi respiratori durante il sonno, tra cui il russare abituale, sono causati dal restringimento parziale delle vie aeree. Durante il sonno, i muscoli della gola si rilassano, e questo può portare a un’ostruzione del flusso d’aria, provocando il suono caratteristico del russare. Tra i principali fattori di rischio per il russare nei bambini vi sono l’ingrossamento delle tonsille e delle adenoidi, nonché l’obesità.

Russare: rischi e conseguenze

Secondo i ricercatori, il russare frequente nei bambini può essere un indicatore di una condizione più ampia, nota come respirazione disturbata dal sonno (SDB), che varia dal semplice russare fino a condizioni più gravi come l’apnea notturna. L’SDB può compromettere il riposo notturno e portare a problemi di salute e difficoltà quotidiane se non trattato adeguatamente. Studi precedenti hanno dimostrato che questi disturbi respiratori notturni possono influire negativamente sul rendimento scolastico e sulla capacità di apprendimento, soprattutto in materie come matematica, scienze e linguaggio. Tuttavia, nello studio attuale, i ricercatori hanno riscontrato che, sebbene il russare fosse associato a un aumento dei comportamenti problematici, non influiva sulle capacità cognitive dei bambini. Inoltre, la percentuale di bambini che russavano tendeva a diminuire nel corso del tempo, suggerendo che il russare potrebbe essere meno persistente in questa fascia d’età di quanto si pensasse.

I limiti dello studio

I ricercatori sottolineano alcuni limiti dello studio. Ad esempio, potrebbero non essere stati in grado di rilevare lievi deficit cognitivi correlati al russare. Inoltre, il campione considerato presentava prevalentemente bambini con un indice di massa corporea (BMI) medio; poiché l’obesità è un fattore di rischio significativo per il russare, i risultati potrebbero non riflettere la situazione di bambini con BMI più elevato. Un ulteriore aspetto da considerare è l’affidabilità dei dati raccolti, in quanto le informazioni sono state fornite dai genitori, il che potrebbe comportare qualche imprecisione.

Come valutare il russare nei bambini e quando intervenire

I ricercatori suggeriscono che i risultati dello studio possano essere un utile riferimento per i genitori, aiutandoli a capire se il russare frequente del proprio figlio richieda un intervento. Il russare potrebbe essere un segnale di una condizione respiratoria notturna più grave, come l’apnea, e, in casi specifici, i genitori potrebbero considerare il ricorso a una valutazione medica. Una delle possibili opzioni di trattamento per i bambini che russano frequentemente è la rimozione chirurgica delle tonsille e delle adenoidi. Tuttavia, i ricercatori suggeriscono di valutare anche approcci meno invasivi, come il monitoraggio costante dei sintomi e la regolazione delle abitudini del sonno.

L’importanza del sonno per i bambini

Un sonno di qualità è fondamentale per lo sviluppo fisico, cognitivo ed emotivo dei bambini. I disturbi respiratori notturni, anche se spesso sottovalutati, possono portare a conseguenze a lungo termine che non riguardano solo la salute fisica, ma anche quella psicologica e sociale. I comportamenti problematici, come l’irritabilità, la difficoltà di concentrazione e le esplosioni emotive, possono influire sulle relazioni con i coetanei e sul rendimento scolastico. Per queste ragioni, gli esperti raccomandano ai genitori di prestare attenzione ai segnali di possibile respirazione disturbata durante il sonno.