Benessere sessuale delle donne spia della salute del cuore
Sesso e cuore sono legati a doppio filo. Ma, in questo caso, non c’entra il sentimento, bensì la salute. Il benessere sessuale è infatti una spia delle condizioni del
metabolismo, del
cuore e dei vasi, e questo è vero non solo negli uomini – per i quali, come noto, un problema di disfunzione erettile può indicare una malattia cardiaca nascosta – ma anche nelle donne:
“L’ossigenazione del clitoride è un nuovo parametro per la rilevazione di eventuali fattori di rischio metabolico e cardiovascolare”. Lo suggerisce Carmine Gazzaruso, responsabile del Servizio di diabetologia e malattie endocrino-metaboliche dell’Istituto clinico Beato Matteo di Vigevano nel Pavese, struttura del Gruppo ospedaliero San Donato, autore di uno studio pubblicato sulla rivista
Endocrine: International Journal of Basic and Clinical Endocrinology.
L’obiettivo del lavoro era individuare un indicatore affidabile per la valutazione dell’ossigenazione clitoridea. Tutto comincia nel 2004, quando Gazzaruso ha individuato nel maschio la correlazione fra problemi sessuali legati alla mancata erezione e patologie cardiovascolari occulte. Partendo dall’ipotesi che la stessa associazione valga anche declinata al femminile, l’esperto ha l’intuizione di posizionare sul clitoride un elettrodo – un piccolo sensore solitamente utilizzato per i neonati – per valutare esattamente quanto ossigeno vi arrivi. La tesi dello specialista è appunto che vi sia un collegamento tra l’eventuale difficoltà della donna ad avere rapporti sessuali, dovuta a un’anomala vascolarizzazione del clitoride, e la presenza di patologie cardiovascolari. Esattamente come avviene nell’uomo.
“Il primo passo, essenziale – spiega Gazzaruso – è quello di stabilire quale sia il valore normale dell’ossigenazione clitoridea e l’influenza che i diversi valori di ossigeno possono avere sulla salute sessuale, metabolica e cardiovascolare femminile. La misurazione della pressione dell’ossigeno è un metodo non invasivo per la valutazione della perfusione dei tessuti. Lo scopo di questo studio era quello di valutare se la tensione dell’ossigeno transmucosale (TmPO2) potesse essere misurata sulla superficie mucosa del clitoride e se le misurazioni fossero affidabili”.
La ricerca ha dato esito positivo: la misurazione messa a punto dal medico “è risultata attendibile – riferisce una nota – e apre la strada a uno studio pilota per verificare l’effettivo legame tra l’ossigenazione del clitoride e la salute del cuore, che vede già l’arruolamento di 100 pazienti apparentemente sane e il coinvolgimento di altri centri come l’Irccs Policlinico San Donato e l’università Vita-Salute San Raffaele di Milano per il reclutamento”.