A volte la caduta dei capelli è un segnale di un problema ginecologico. È il caso dell’alopecia androgenetica. Attenzione però a non disperare. Perché una soluzione c’è sempre.
Sei over 45
La situazione più tipica è la menopausa. Con la cessazione dell’attività delle ovaie si verifica infatti una diminuzione del tasso degli ormoni estrogeni e quindi un aumento degli ormoni androgeni che, per l’appunto, in chi è predisposto può causare la caduta dei capelli.
In questi casi talvolta può essere indicata la terapia ormonale sostitutiva che può rappresentare un aiuto a riportare in equilibrio l’assetto ormonale.
Sei under 40
La causa più comune è la sindrome dell’ovaio policistico. I disturbi sono scatenati da un aumento nella produzione di ormoni estrogeni che ostacolano la normale attività delle ovaie e ne provocano un aumento di volume.
La cura più attuale prevede una doppia strategia (pillola anticoncezionale a basso dosaggio e terapia dietetico-comportamentale) ed è indicata soprattutto se chi soffre della sindrome ha anche problemi di peso.
Studi recenti hanno provato che questo mix di terapia risolve il disturbo con basse probabilità che si ripresenti. Certo, ci vuole una grande costanza. Innanzitutto è necessario iniziare la cura con la pillola per mettere a riposo le ovaie, che così hanno il tempo di tornare a una regolare attività. Nel frattempo, sotto la guida dello specialista, si comincia la terapia dietetico-comportamentale, che in pratica è una dieta dimagrante abbinata ad un programma di attività fisica regolare da tre a cinque volte alla settimana. Quando il peso si è stabilizzato e non ci sono più rischi di ritorno al precedente stile di vita, si sospende la pillola.