Cartilagine del naso ripara il ginocchio
"Nose to knee": dal naso al ginocchio. L'Istituto ortopedico Galeazzi di Milano annuncia il "primo intervento chirurgico in Italia di riparazione della cartilagine articolare del ginocchio utilizzando cellule prelevate dal setto nasale". A eseguirlo Giuseppe Peretti, responsabile Euorr (Equipé universitaria di ortopedia rigenerativa e ricostruttiva) dell'Irccs del gruppo ospedaliero San Donato-Gsd, docente all'università Statale del capoluogo lombardo. L'operato è un giovane paziente che da più di tre anni soffriva di forti dolori e limitazioni funzionali a causa di una lesione cartilaginea del ginocchio, e che per il riacutizzarsi dei sintomi è stato sottoposto alla nuova tecnica a 10 anni da un primo intervento con metodica tradizionale. Questa prima nazionale, informano dal Gsd, rientra in uno studio clinico sperimentale finanziato dalla Comunità europea. Il reclutamento dei pazienti ha coinvolto, oltre al Galeazzi, altri 4 centri europei: l'University Hospital di Basilea in Svizzera, la Universitätsklinikum Freiburg di Friburgo in Germania, l'University Hospital Sveti Duh di Zagabria in Croazia e l'Universität Würzburg in Germania. L'arruolamento prosegue, aperto a "pazienti di ambo i sessi con età compresa tra i 18 e i 65 anni, che non presentino già una grave degenerazione artrosica dell'articolazione e che siano affetti da una o 2 lesioni della cartilagine del ginocchio, con un'estensione totale non superiore agli 8 centimetri quadrati".
Due le fasi della nuova procedura. Nella prima viene prelevato in regime ambulatoriale un piccolo frammento di cartilagine dal setto nasale, poi inviato in uno speciale laboratorio in Germania dove le cellule cartilaginee vengono coltivate e successivamente applicate a una particolare membrana. Nel secondo step la membrana, ricca delle cellule del paziente, viene ritagliata in modo da duplicare la forma e la dimensione della lesione cartilaginea del ginocchio e successivamente trapiantata a rivestimento del danno. Nei mesi che seguono le cellule continueranno
a duplicarsi e a produrre una nuova matrice cartilaginea che andrà a riempire il difetto, ricostituendo di fatto un nuovo tessuto.
"E' un intervento relativamente semplice dal punto di vista tecnico – spiega Peretti – Quello che invece è straordinario è il percorso di ricerca effettuato negli anni per scoprire le qualità dei condrociti nasali", cellule cartilaginee, "e che ha permesso di convertire questa scoperta in un'applicazione clinica potenzialmente molto
promettente. In precedenti studi – sottolinea lo specialista – le cellule derivanti dal setto nasale si sono dimostrate più efficaci nel produrre un neotessuto cartilagineo rispetto alle cellule cartilaginee del ginocchio stesso. Sia per quanto riguarda la composizione biochimica sia per proprietà meccaniche, elemento fondamentale per la corretta funzione della cartilagine articolare". L'operazione è frutto di molti anni di ricerca di base e pre-clinica nel campo della medicina rigenerativa, principalmente presso i laboratori dell'University Hospital di Basilea, guidati dell'italiano Ivan Martin e dagli svizzeri Marcus Mumme e Marcel Jakob, quest'ultimo presente in sala operatoria al Galeazzi come osservatore durante il primo impianto tricolore.
"Le tecniche di riparazione della cartilagine articolare mediante approcci di medicina rigenerativa – precisa Peretti – non garantiscono il successo della riparazione della lesione nel 100% dei casi". Invece "la speranza è che con questa tecnica la cartilagine venga ricostruita integralmente e che si possano ottenere i primi risultati tangibili già a distanza di 6 mesi o un anno dall'intervento, e soprattutto che la qualità del tessuto sia duratura anche nei pazienti con un'attività fisica intensa".