Salute femminile: tutti i controlli, gli esami e le analisi da fare
Che sia in età fertile o in menopausa, ci sono diversi controlli a cui è raccomandato ti sottoponga: per quanto riguarda i check up al femminile, ovviamente, il panorama è orientato principalmente sull’ambito ginecologico e senologico – ma, per esempio, dopo la menopausa i controlli si espandono anche su altri apparati!
Ci sono alcuni test di screening consigliati a tutte, entrati a far parte ormai da decenni dell’agenda di ogni donna: parliamo di pap test, visite ginecologiche, mammografie… quelle visite un po’ antipatiche da fare ma che anno dopo anno salvano migliaia di vite. Quindi quando effettuare queste visite di controllo? A cosa servono in particolare e in cosa consistono? Continua la lettura e prepara l’agenda: stiamo per scoprirlo!
Pap Test: cos’è, a cosa serve e quando va fatto
Il ginecologo ci raccomanda sempre di eseguire con regolarità il famoso Pap test: ma di cosa si tratta? Questo semplice esame è uno dei test di screening di fondamentale importanza per la preservazione della salute femminile (e più nel dettaglio per la prevenzione al papilloma virus), anche se tutt’oggi è oggetto di timore per molte donne confuse: è un esame importante, per questo è necessario che ci togliamo insieme perplessità e paure a riguardo!
Ideato dal greco Papanicolau, il Pap test è diventato un test di screening – effettuato, perciò, su tutte le donne – che ha totalmente riscritto la storia della lotta al tumore al collo dell’utero, andando a ridurre in maniera significativa la mortalità per questa terribile patologia grazie alla capacità di riscontrare fino al 90% dei cancri cervicali (se eseguito a intervalli regolari).
Si tratta di un esame citologico – che va quindi a studiare le cellule – semplice, rapido e indolore che va ad indagare la presenza del Papillomavirus umano (virus presente in caso di tumore alla cervice ma non sufficiente da solo a causarlo) e di cellule anomale sul campione studiato: per ottenerlo, vengono prelevate alcune cellule in maniera innocua con una spatolina della cervice uterina, in particolare dalla giunzione squamocolonnare.
Quindi quando lo devi effettuare? Agenda alla mano: il Pap Test viene offerto come screening gratuito a tutte le donne tra i 25 e i 64 anni di età e va effettuato ogni 3 anni.
Detto ciò, ecco alcuni appunti importanti per quanto riguarda l’esecuzione:
- Se hai meno di 25 anni e hai già una vita sessuale attiva è opportuno che tu esegua comunque il test di screening: l’infezione da HPV colpisce prevalentemente tramite il sesso!
- Se sei vergine non preoccuparti: è possibile comunque effettuare il test, utilizzando strumenti dedicati, delicatezza e particolari accorgimenti – ma i risultati possono essere meno attendibili;
- Se sei stata sottoposta ad un’isterectomia prova a chiedere al tuo ginecologo: saprà darti tutte le indicazioni adatte alla tua particolare situazione;
- Ricorda che la maggior parte delle infezioni da HPV si risolve spontaneamente e, anche quando non è così, non è detto che ci sia una diretta correlazione con il cancro alla cervice, perciò… tranquilla!
- Se hai eseguito il vaccino contro il Papillomavirus devi comunque sottoporti al Pap test: il vaccino protegge da alcuni ceppi del virus, i più pericolosi e diffusi, ma ne esistono molti di più;
- Se hai le mestruazioni l’esame va rimandato: perciò, quando prendi l’appuntamento prova a fissarlo a partire da 2-3 giorni dopo il ciclo, fino alla seconda o terza settimana per andare sul sicuro;
- Nei due giorni che precedono il test non usare deodoranti intimi, creme, ovuli, lavande vaginali, spermicidi e – ahimè, so che può essere difficile – non fare sesso!
HPV test
Dalla pubblicazione del Piano Nazionale Prevenzione (2014-18) è stato introdotto, sempre gratuitamente, il test HPV, detto anche HPV DNA test, in sostituzione al Pap test dopo i 30 anni di età: si tratta di un esame dall’esecuzione analoga al testo citologico, ma più sensibile, che viene ripetuto ogni 5 anni per la ricerca del virus; solo in caso di positività si esegue anche il Pap test, mentre per le donne dai 25 ai 30 anni l’esame di riferimento resta sempre quest’ultimo.
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Visita ginecologica di controllo
Restando sempre in questo contesto tutto al femminile, c’è lei, quella maledetta visita dal ginecologo che bussa alla porta della nostra mente: “la devo fare? Non la devo fare? Tanto sto bene!” – so che lo stai pensando, non mentire!
Come saprai, la visita ginecologica di controllo è importante per la salute di ogni donna: perciò, per quanto possa dare noia, fastidio o fare antipatia, è raccomandato che tutte le donne ne effettuino almeno una all’anno, ancor meglio se completa di esame speculare, ecografia transvaginale e addominale – che possano così indagare anche il benessere delle amiche ovaie. Forza e coraggio, è per il tuo bene!
Prevenzione del tumore al seno
Un’altra delle parti del nostro corpo di cui dobbiamo prenderci cura è il seno: le mammelle, infatti, non sono esenti da rischi e il primo tra tutti da cui dobbiamo proteggerle – e proteggerci – è proprio il cancro al seno.
Questo è possibile, in maniera semplice, sempre grazie alla prevenzione primaria e secondaria, da mettere in atto e… segnare in agenda!
Per quanto riguarda la prevenzione primaria, è importante innanzitutto andare ad intervenire sui fattori di rischio correlati al cancro al seno e modificarli, per quanto possibile: per esempio, possiamo astenerci dal consumo di fumo ed alcool, seguire una dieta varia ed equilibrata (la fantomatica dieta mediterranea!) e svolgere con regolarità attività fisica – non devi per forza diventare una body builder, basta camminare un po’ durante la giornata!
Ci sono altri fattori che influenzano il rischio di tumore alla mammella: il numero di figli, per esempio, o l’età a cui si affronta la prima gravidanza – prima accade, minore è il rischio grazie all’andamento degli estrogeni – oppure, infine, l’allattamento al seno, protettivo nei confronti della mammella grazie alla maturazione ghiandolare completa che ne deriva.
Detto ciò, veniamo ai nostri appuntamenti: si suggerisce di effettuare mensilmente l’autopalpazione del seno, preferibilmente a partire dai 20 anni, andando a toccare ogni punto della mammella con regolarità; questo ti permetterà di conoscere il tuo seno e di individuare, anche in autonomia, le fisiologiche mutazioni della mammella durante il ciclo e così anche qualsiasi aspetto si distacchi da questa tua personale normalità. Questo, però, non basta, perciò è importante eseguire anche una visita di controllo annuale al seno, che sia dal proprio ginecologo di fiducia o dal senologo. Non è necessaria l’ecografia, se non per approfondire sintomi specifici riferiti o chiarire i dubbi in caso di visita “positiva”: nelle donne dai 20 ai 40 anni i risultati con l’ecografia sono molto buoni, grazie alle caratteristiche dei tessuti, mentre dopo i 40 anni e fino ai 50 l’ecografia viene sempre associata alla mammografia.
Per quanto riguarda la prevenzione secondaria, invece, si invitano le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni a sottoporsi ogni 2 anni alla mammografia, esame radiografico completamente gratuito eseguito da operatori esperti in grado di ridurre, se eseguito con regolarità, il rischio di morte per tumore alla mammella del 35%.
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Gli esami da fare in menopausa
Anche quando l’età avanza e la vita fertile volge al termine, come abbiamo visto, i controlli non terminano: anzi, oltre quelli sopra descritti, ricorda che è sempre importante iniziare a monitorare il benessere di altre parti del corpo! Vediamole insieme:
- Il cuore: monitora la pressione arteriosa in maniera periodica, effettua controlli cardiologici e pratica attività fisica in maniera costante per mantenerti in salute;
- Le ossa: il rischio a cui le donne, in particolare, possono andare incontro è quello di sviluppare una patologia ossea chiamata osteoporosi – le famose ossa fragili. Per prevenirla è importante mantenere buoni i livelli di calcio e vitamina D, grazie alla dieta e all’esposizione al sole: per valutarli, effettua con regolarità esami ematici che ne rilevino il livello nel sangue. Per quanto riguarda la diagnosi di osteoporosi, l’esame indicato solitamente è la MOC, in grado di valutare la densità delle ossa, da ripetere possibilmente ogni 2 anni;
- Il colon: a uomini e donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni viene raccomandata l’esecuzione dello screening del colon retto con la ricerca del sangue occulto nelle feci ogni 2 anni;
- La tiroide: riferisci sempre al tuo medico i tuoi sintomi, se ne hai di particolari – da non sottovalutare, per esempio, aumento o diminuzione improvvisa del peso, palpitazioni, affaticamento, collo gonfio, pelle secca, ritenzione idrica, caduta dei capelli etc. Le donne sono più facilmente soggette a patologie tiroidee con l’aumento dell’età, perciò in caso di sintomi è opportuno controllare con degli esami del sangue i livelli degli ormoni tiroidei.
Lo so, sono un sacco di appuntamenti e ormai hai l’agenda piena: non tardare a prenotarli tutti, è per il tuo bene! Preservare la nostra salute di Donne è e deve essere sempre una priorità: l’empowerment è anche questo!
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