Smog invecchia la pelle, tre mosse per 'salvarla'
L'inquinamento fa male alla pelle: polveri sottili, fumo, raggi UV e smog accelerano infatti il processo di invecchiamento della cute e accentuano rughe e macchie sul volto. Pulizia profonda, nutrizione con vitamine e antiossidanti e, nelle situazioni più compromesse, biorivitalizzazione sono le 'tre mosse' per scongiurare o limitare i danni 'da ambiente'. A consigliarli è il chirurgo estetico Patrizia Gilardino.
“Recenti studi hanno confermato che le polveri sottili e le impurità presenti nell’aria delle nostre città si depositano ogni giorno sulla pelle restando intrappolate nel film idrolipidico che ricopre naturalmente la pelle e, penetrando in profondità nella pelle stessa, portano all’incremento dei radicali liberi che riducono la produzione di collagene ed elastina. Quindi accelerano il processo di invecchiamento naturale della nostra pelle”, spiega Gilardino.
“Siamo davanti ad un invecchiamento che dipende da cause esterne legate all’inquinamento atmosferico”, aggiunge Gilardino. “È un fenomeno relativamente nuovo. Finora infatti eravamo abituati a contrastare solamente alcune cause di invecchiamento: da una parte quelle intrinseche dovute al processo di invecchiamento naturale e al tipo di vita condotto; dall’altra quelle estrinseche imputabili al fumo – sia attivo sia passivo – e al sole.Qui i rimedi sono da ricercare in stili di vita sani e nell’uso di creme protettive”.
Davanti però a questi nuovi fattori esterni (smog, inquinamento industriale, etc) le accortezze da assumere sono diverse. Per combattere il cosiddetto "stress ossidativo" provocato dall’inquinamento, l'esperta indica un programma in tre step dagli effetti positivi "sia sotto il profilo preventivo, sia sotto quello curativo".
"Partiamo da una pulizia molto accurata della pelle la sera. È importante agire in profondità – spiega – per eliminare tutte quelle micro particelle che si sono depositate durante la giornata nel film idrolipidico della pelle e che sono in grado di penetrare creando micro danni metabolici".
Il secondo passaggio è nutrire la pelle. "Usare dei prodotti topici, anche a livello casalingo, che però contengano vitamine, in particolare A, C ed E, e siano ricchi di antiossidanti quali, ad esempio, rame, selenio, ma anche carotenoidi, flavonoidi e polifenoli.
Sono sostanze in grado sia di far recuperare la produzione di collagene, che restituisce luminosità ed elasticità alla pelle, sia di rigenerare la normale barriera della pelle". Non certo ultimo, "per potenziale ancora di più la produzione e l’azione del collagene, ci sono dei trattamenti biorivitalizzanti che, utilizzando i medesimi componenti, permettono di intervenire con maggiore profondità.
A fronte di un danno estrinseco più rilevante è possibile procedere con trattamenti di biorivitalizzazione anche più intensivi, ma sempre mini invasivi e senza particolari controindicazioni. Questo tipo di trattamenti permettono anche di predisporre al meglio la pelle ad essere trattata per altre problematiche o inestetismi".
"Una pelle ben nutrita e in salute – sottolinea – reagisce sicuramente meglio a ogni tipo di trattamento per combattere l’insorgenza di piccole rughe o per riempiere zone dove si è perso di tono". Restano però sempre valide le raccomandazioni di base: "Gli stili di vita sono importanti per mantenere giovane la nostra pelle – ricorda Gilardino – dunque una dieta ben bilanciata, attività fisica e una buona qualità del sonno sono rimedi naturali per conservarla giovane più a lungo".