Rimedi omeopatici per la congiuntivite
Inverno: si resta molto al chiuso in ambienti a volte con poco ricambio d’aria. Ovvio, pensare a influenza e raffreddori. Ma se di queste si parla spesso, altrettanto spesso si dimenticano alcuni effetti secondari che è bene non sottovalutare, soprattutto se ne sono interessati i nostri bambini. Uno di questi è la congiuntivite che può essere una delle risposte dell’organismo quando si sviluppano sintomi da raffreddamento.
25 milioni di miopi in Italia: campagna in difesa della vista
In questi casi, i medicinali omeopatici possono rappresentare un valido aiuto in quanto possono essere somministrati a pazienti di tutte le età, anche a chi utilizza lenti a contatto, e permettono l’uso concomitante di altre terapie farmacologiche, se necessario
commenta il Dott. Giorgio De Santi, oculista esperto in omeopatia, dirigente medico presso Ospedale di Rho (Unità operativa di Oculistica). La congiuntivite è un’infiammazione della congiuntiva, ovvero della membrana, delicata e fondamentale, che avvolge il bulbo oculare e riveste la superficie interna delle palpebre. Proprio la sua delicatezza ne determina la facilità di irritazione.
Nei casi di congiuntivite è molto efficace Euphralia collirio, un medicinale omeopatico indicato per tutta la famiglia. Euphralia collirio si assume facilmente: 3-4 gocce per ciascun occhio sono sufficienti se l’azione viene ripetuta dalle tre alle quattro volte al giorno e a seconda del grado di infiammazione
ricorda il Dott. De Santi. Euphralia è un collirio che contiene due principi diffusi nella medicina omeopatica: Euphrasia officinalis e Camomilla vulgaris. Il primo è efficace in presenza di una secrezione lacrimale abbondante, chiara, e di un arrossamento della congiuntiva, mentre il secondo è un valido supporto in caso di bruciore, secchezza e produzione di secrezioni che rendono difficile l’apertura delle palpebre soprattutto al mattino. Euphralia collirio unisce tutte queste proprietà in un unico prodotto.
Un ulteriore vantaggio dato dall’assunzione di Euphralia collirio è l’assenza sostanze che potrebbero causare effetti indesiderati, quali i vasocostrittori o i conservanti oppure i viscosizzanti. L’occhio alle prese con la congiuntivite deve essere tenuto pulito con l’utilizzo di garze imbevute monouso. Efficaci sono anche gli impacchi a base di sostanze calmanti quali la camomilla, euphrasia e fiordaliso.
In caso di secrezione, gonfiore, edema e dolore pungente e bruciante consiglio ai miei pazienti Apis mellifica 15 CH, mentre quando l’arrossamento appare all’improvviso, il dolore è intenso e i sintomi peggiorano a causa dell’esposizione al vento o all’aria fredda il medicinale più indicato è Aconitum napellus 9 CH
conclude il Dott. De Santi. Di entrambi i medicinali, devono essere assunti 5 granuli tre volte al giorno, per almeno 20 o 30 giorni.