Denti, asimmetrie e bite

Per mantenere salda la memoria e garantirsi una mente attiva servono anche dei bei denti allineati. La scoperta arriva da uno studio tutto italiano, dell’università di Pisa, ed è stata da poco pubblicata sulla rivista Scientific Reports. La ricerca ha evidenziato che denti e mandibole asimmetriche causano una catena di scompensi, non solo posturali.

Nella sperimentazione si è notato che i volontari che utilizzavano maggiormente un lato della bocca presentavano un disallineamento tra mascella e arcate dentali e differenze nel diametro delle pupille. La bella notizia è che, correggendo l’asimmetria in bocca con un bite personalizzato, si sanava anche quella tra gli occhi. Ma, soprattutto, con il bite miglioravano la capacità di attivare il cervello per l’orientamento, il riconoscimento di ciò che ci sta intorno.

Il legame tra denti e cervello

Inoltre lo studio ha mostrato che il persistere dell’asimmetria dell’arcata dentale e delle mandibole procurava, nel giro di un paio di mesi, modifiche nella corteccia cerebrale e dell’ippocampo, dove risiede la memoria. Infine, movimenti scorretti dell’articolazione della mandibola e il contatto impreciso tra i denti influenzavano, negativamente, l’attenzione.

«ll bite va suggerito da uno gnatologo, l’odontoiatra che si occupa proprio delle problematiche relative all’occlusione. Non va bene un bite qualsiasi e, soprattutto, ci vogliono indicazioni ben precise su come utilizzarlo» spiega Andrea Croppi, fisioterapista e osteopata. «Si può intervenire efficacemente anche con l’osteopatia, lavorando sulle tensioni muscolari all’interno della bocca, soprattutto, ma anche trattando la base della nuca e l’articolazione della mandibola» aggiunge l’esperto.