Disturbi del sonno e insonnia: cause e rimedi
Dormire bene e per le ore necessarie (almeno 7 per un adulto) é assolutamente indispensabile per il benessere psico-fisico di ogni persona. Il sonno non é solo un meccanismo evolutivo regolato dall’assenza di luce, ma un vero e proprio bisogno che va rispettato e favorito. Dormire fa bene perchè regola alcuni importanti cicli fisiologici, influenza l’umore (stanchezza, ansia, irritabilità spesso sono imputabili alla pessima qualità del sonno) e resa mentale e fisica delle nostre giornate. Come e quanto dormiamo influisce su metabolismo e qualità della vita, oltre a rappresentare un gesto di bellezza, per pelle, rughe, linea. Per tutti questi motivi é importante “coltivare” un buon sonno. Per dormire bene è inoltre indispensabile scegliere il materasso giusto.
Eppure insonnia, problemi respiratori, sonnambulismo e altre disturbi arrivano spesso ad alterare i regolari ritmi sonno-veglia, compromettendo anche gravemente la qualità delle nostra vita. Ecco i sintomi del cattivo sonno, che andrebbero subito segnalati al proprio medico, per scoprirne le cause e i rimedi. Ricordate di scegliere un cuscino adatto ai vostri problemi.
I più comuni disturbi del sonno
Sonnambulismo: alzarsi nel cuore della notte, senza accorgersene
La deambulazione notturna, con svolgimento di alcune attività mentre si sta dormendo, é un disturbo molto frequente nei bambini, soprattutto di sesso maschile e prima dei 10 anni di età, e si presenta in particolar modo se in famiglia ci sono precedenti. Il sonnambulismo che si presenta in età adulta invece è spesso associato al consumo di alcol o a ritmi sonno-veglia drasticamente alterati dallo stile di vita (es. lavorare di notte). Ci sono poi alcune patologie che possono favorirlo, come l’emicrania e l’epilessia.
Di frequente il sonnambulismo è legato poi a disturbi di tipo ansioso che vanno affrontati con uno specialista. Il singolo episodio di sonnambulismo, che può presentarsi anche ogni notte, ha una durata variabile da alcuni minuti fino ad un’ora, e solitamente chi ne è colpito tende a dimenticarlo.
Chi vuole curare questo disturbo, oltre a rivolgersi subito a un medico, deve anche adottare uno stile di vita equilibrato: evitare di addormentarsi a orari irregolari, non stancarsi eccessivamente, evitare lavori notturni. Praticare attività fisica può aiutare a scaricare energia in eccesso, ma lo sforzo non andrebbe praticato poco prima di dormire. Chi vive con un sonnambulo non dovrebbe contrastarlo o tentare di svegliarlo, ma piuttosto tranquillizzarlo e accompagnarlo a letto, con molta calma.
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Bruxismo: quando si digrignano i denti
Serrare i denti, sbatterli o sfregarli durante il sonno é un disturbo che può causare seri danni alla dentatura, perchè la bocca viene sottoposta a un continuo lavoro. Chi soffre di bruxismo se ne accorge perchè al risveglio spesso avverte indolenzimenti, dolori ai muscoli della bocca e alla mandibola e a volte mal di testa. Non esiste una cura farmacologica a questo disagio, causato da ansia e stress, ma si può ricorrere all’uso di un bite, un supporto protettivo in materiale resinoso o gommoso confezionata dal dentista, su misura pe rla tua bocca.
Esistono anche versioni più economiche di bite in vendita in farmacia ma non essendo su misura, non assicurano la perfetta risoluzione del problema
Russare e andare in apnea: problemi respiratori durante il sonno
Russare é il disturbo del sonno più diffuso, causato da un’ostruzione delle alte vie respiratorie ma favorito anche da condizioni come l’invecchiamento e l’obesità. Anche un banale raffreddore, un’allergia, problemi a tonsille o adenoidi o occlusioni nasali croniche possono determinare questo problema. Il consumo di alcol e fumo, l’uso di sonniferi e l’abitudine a dormire in posizione supina sono condizioni che ne facilitano l’insorgenza.
Fra i sintomi del russare ci sono stanchezza, nervosismo e continua sonnolenza. Chi ne soffre, per il proprio benessere (e per quello di chi dorme con lui) dovrebbe rivolgersi a un medico per individuare la causa, anche se si tratta di una condizione non grave.
Molto più pericolosi sono invece gli episodi apnea notturna: andare in “fame” d’aria e svegliarsi di colpo, in seguito a un temporaneo blocco delle vie aeree che causa una sorta di soffocamento. Questa condizione può essere risolta in via temporanea evitando di dormire supini, ma é importante risalire alla cause di questo disturbo, che può compromettere in maniera grave la vita del soggetto colpito (ansia, stress, affaticamento intellettuale in seguito allo scarso apporto di ossigeno al cervello, sonnolenza diurna). Questo tipo di patologia non può essere curata con farmaci. Cerotti e pinze nasali migliorano l’ossigenazione ed hanno una certa efficacia ma per i casi più gravi é consigliabile sottoporsi ad un intervento chirurgico di cauterizzazione del palato o a un’operazione per sbloccare le occlusioni (setto nasale deviato, turbini nasali occlusi)
Insonnia: quando non ci si addomenta o ci si sveglia durante la notte
Con la parola insonnia si indica la difficoltà di addormentarsi o l’impossibilità di rimanere addormentati per il riposo, laddove la scarsità di sonno causa reali problemi fisici o mentali alla persona. Esistono tre tipi di insonnia: la transitoria, quella a breve termine e il tipo cronico.
- L’insonnia transitoria é quella che insorge di conseguenza a un evento traumatico o intenso anche in senso positivo. In questi casi la soluzione è solo quella di aspettare.
- L’insonnia a breve termine dura invece alcune settimane. Le cause sono spesso di origine emotiva e di conseguenza ad eventi importanti, difficili, tragici della vita (lutti, separazioni, licenziamenti, malattie, ecc). Questo tipo di insonnia tende a risolversi nel tempo.
- L‘insonnia cronica, ovviamente più grave, é legata a problemi psicologici, fisiologici, ambientali o eventi drammatici.
In tutti i casi comunque é il fattore emotivo a spiccare sulle varie cause. L’alcol, la caffeina, le droghe, alcune problemi fisici, come l’incontinenza, o emotivi, come lo stress da troppo lavoro, possono determinare l’allungamento del tempo di veglia notturna e gli effetti di irritazione e irrequietezza. Il risveglio notturno frequente, che crea disturbo alla persona, può anche essere determinato da spasmi muscolari involontari delle gambe.
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L’insonnia può manifestarsi anche con la tendenza a svegliarsi troppo presto alla mattina. L’insonnia determinata dal risveglio precoce può essere poi all’origine di una forma di depressione endogena. In questi casi l’insonnia richiede un trattamento medico, che con specifici farmaci corregge il ritmo alterato del sonno. In ogni caso quando il risveglio è accompagnato da malessere, stanchezza, apatia, nervosismo, instabilità emotiva, mancanza di concentrazione, diminuzione del rendimento e una sensazione di malessere fisico generale bisogna ricorrere a provvedimenti.
Le regole per un buon sonno
- Il sonno è disturbato dalla caffeina, dall’alcol, dagli stupefacenti o dalla nicotina, perciò bisognerebbe escludere o limitare l’uso di queste sostanze
- L’attività fisica praticata con moderazione aiuta a migliorare la qualità del riposo ma non andrebbe praticata nelle ore serali
- Se l’insonnia è il sintomo di problemi di natura psicologica il consiglio è quello di affrontare la situazione con i metodi terapeutici opportuni: rimuovere e risolvere l’ansia, lo stress, la depressione
- Semplici accorgimenti tecnici possono a volte essere sufficienti a farci dormire bene: giusto cuscino e materasso, giusta temperatura della stanza (mai troppo alta), buio necessario. Aiutatevi leggendo un buon libro per addormentarsi.
- Talvolta l’insonnia richiede l’assunzione di farmaci che devono essere sempre prescritti dal medico e vanno assunti con precauzione, perchè molto pericolosi
- Una buona alimentazione (evitare di consumare sostanze eccitanti), orari stabili di sonno e veglia, tecniche di rilassamento, abitudine a non dormire con tv e radio accese, sono tutte strategie che possono favorire il buon sonno