DORMIRE CON IL CELLULARE ACCESO FA MALE – Prima di andare a letto spegnere tutte le luci e… il cellulare! Secondo diversi studi, infatti, tenere il cellulare acceso in camera durante la notte disturberebbe notevolmente il sonno provocando la cosiddetta “ipervigilanza”. Ad influire negativamente sul nostro riposo sarebbe la luce emessa dal telefonino, che andrebbe ad ingannare la nostra mente interferendo con il ritmo naturale del corpo. La luce irradiata dal cellulare sarebbe pertanto peggiore delle altre fonti di illuminazione presenti nella stanza (tv, abat-jour) perché formata da colori di lunghezze d’onda diverse e soprattutto perché contenente una grande quantità di blu che rende più sensibili le cellule della retina che inviano messaggi al cervello.
Così, se ci capita di usare il telefonino o il tablet mentre siamo a letto, avremo sicuramente più difficoltà ad addormentarci e comunque il sonno ne andrebbe a risentire, ecco perché gli esperti consigliano di spegnere questi strumenti almeno 2 o 3 ore prima di coricarsi. Inoltre, sempre secondo alcune ricerche, persino il semplice flash provocato da un sms può incidere negativamente sul nostro riposo, anche se abbiamo gli occhi chiusi. Senza calcolare che se siamo abituati a controllare il telefonino pure di notte, stimoliamo in modo significativo le parti cognitive del cervello, mettendolo in uno stato di allerta perenne che il neuroscienziato Dott. Orfeu Buxton chiama “minaccia della vigilanza”, un atteggiamento che provoca dalla semplice spossatezza del giorno dopo all’insonnia, nel peggiore dei casi.