Anche piccoli incrementi nella durata del sonno possono avere un impatto significativo sul benessere generale. È quanto dimostrato da un recente studio della Baylor University, in Texas, pubblicato sul Journal of Positive Psycholog. Secondo la ricerca condotta da Alexander Do per la sua tesi di laurea, supervisionato dai dottori Michael K. Scullin e Sarah Schnitker, basterebbe dormire 46 minuti in più per notte per migliorare gratitudine, resilienza e benessere psicologico.
L’esperimento sul sonno
Lo studio ha coinvolto 90 giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, suddivisi in tre gruppi con orari di sonno differenti: al primo campione è stato chiesto di andare a letto alle 2 e di svegliarsi alle 7.30, al secondo di coricarsi alle 22.30 e svegliarsi alle 7.30, il terzo ha seguito semplicemente l’abituale routine del sonno durante la settimana. I partecipanti sono stati monitorati utilizzando l’actigrafia, una tecnica che misura i movimenti per valutare i cicli di sonno e veglia. A inizio e fine esperimento sono stati inoltre chiamati a compilare questionari per valutare i loro livelli di sonnolenza e sono stati sottoposti ad alcuni test cognitivi.
Dai risultati è emerso che chi è andato a letto più tardi ha ridotto la durata del sonno in media di 37 minuti rispetto alla media del gruppo cui non sono stati imposti orari. E confronto a questi ultimi ha invece mediamente guadagnato 46 minuti di sonno il gruppo al quale è stato chiesto di andare a letto alle 22.30.
Dormire di più: ecco tutti benefici
Dati alla mano è stato riscontrato che il gruppo che ha aumentato di 46 minuti la durata del sonno per notte ha riportato miglioramenti significativi quanto a:
- gratitudine: sono aumentate le espressioni di gratitudine, sia nei diari personali che nei comportamenti quotidiani;
- resilienza: migliorata la capacità di affrontare e superare le difficoltà;
- benessere psicologico: riportato un aumento del senso di fioritura personale e di benessere generale
Il coautore della ricerca, il dottor Micheal Scullin, ha affermato: «Abbiamo osservato che le persone che hanno aumentato il loro sonno hanno finito per sentirsi più resilienti, grate, soddisfatte della propria vita. Quando invece la durata del sonno è diminuita di 37 minuti a notte, si sono riscontrati cali di umore e gratitudine».
I ricercatori hanno anche scoperto che non era solo il benessere dei partecipanti a essere influenzato. La durata del sonno aveva infatti effetti sociali benefici: chi dorme meglio tende a partecipare a iniziative di comunità e a compiere gesti di generosità. «Questo studio ci insegna che dormire meglio non solo ci rende più svegli durante il giorno, ma migliora il nostro rapporto con gli altri» ha concluso Scullin.
Un nuovo approccio alla ricerca sul sonno
Tradizionalmente, la ricerca si è concentrata sugli effetti negativi della privazione del sonno. Questo studio, invece, ha adottato un approccio differente, esplorando come l’aumento delle ore di sonno possa attivamente migliorare il benessere. La dottoressa Schnitker ha sottolineato l’importanza di questo metodo, affermando che «questo studio amplia ciò che sappiamo sugli effetti del sonno sulla salute, includendo variabili legate alla formazione di comunità morali fiorenti».