Una ricerca giapponese ha segnalato una significativa correlazione tra un maggiore consumo di tè verde e un cervello in salute. In particolare il team di scienziati ha riscontrato un minor numero di lesioni della materia bianca cerebrale negli anziani senza demenza coinvolti nello studio. I risultati mostrano pertanto che bere tre o più tazze di tè verde al giorno può essere un’ottima abitudine per proteggere il benessere del nostro cervello, prevenendo il decadimento cognitivo. Nessun effetto significativo è stato invece riscontrato in relazione al consumo di caffè.
La ricerca pubblicata a gennaio
La ricerca, condotta dalla Kanazawa University Graduate School of Medical Sciences. è stata pubblicata sulla rivista scientifica npj Science of Food, associata a Nature. Lo studio, intitolato Consumo di tè verde e lesioni della materia bianca cerebrale negli anziani residenti in comunità senza demenza, mirava a valutare l’impatto del consumo di tè verde e caffè sul volume delle lesioni della sostanza bianca, sul volume dell’ippocampo e sul volume totale del cervello utilizzando dati di risonanza magnetica per immagini (MRI).
Analizzati i dati di oltre 8.500 anziani
Gli scienziati di Kanazawa hanno utilizzato i dati raccolti per il progetto Japan Prospective Studies Collaboration for Aging and Dementia, un ampio studio che ha coinvolto otto centri di ricerca in Giappone. Tra il 2016 e il 2018, il progetto ha raccolto dati utilizzando questionari alimentari sulla frequenza di assunzione giornaliera di tè verde e caffè e scansioni cerebrali mediante risonanza magnetica (RM). Escludendo gli adulti affetti da lieve deterioramento cognitivo, demenza o dati incompleti, gli scienziati di Kanazawa hanno esaminato i dati di oltre 8.766 adulti di età pari o superiore a 65 anni.
Il campione suddiviso per quantità di tè verde bevuto al giorno
I ricercatori hanno categorizzato i partecipanti in base alla quantità di tè verde e caffè che bevevano al giorno e hanno analizzato le scansioni MRI per rilevare lesioni della sostanza bianca, volume dell’ippocampo e volume totale del cervello.
Primo indicatore: lesioni della sostanza bianca
La sostanza bianca, la parte del cervello che contiene le fibre nervose, ha la funzione è trasmettere le informazioni, sotto forma di impulsi elettrici, da una parte all’altra del cervello. Le lesioni di questa sostanza si verificano spesso con l’avanzare dell’età e possono essere asintomatiche. Tuttavia, presentare più lesioni della sostanza bianca può indicare una cattiva salute cerebrale ed è associato a declino cognitivo, problemi di memoria e alcune forme di demenza, tra cui la demenza vascolare e il morbo di Alzheimer.
Secondo indicatore: dimensioni dell’ippocampo
Per volume dell’ippocampo si intende la dimensione dell’ippocampo, una parte fondamentale del cervello associata alla formazione della memoria, all’orientamento spaziale e alla regolazione delle emozioni. L’ippocampo si restringe naturalmente con l’età, oppure può ridursi a causa di stress cronico, malattie mentali o lesioni cerebrali ma il restringimento può anche essere un segno di declino cognitivo e di alcuni tipi di demenza, tra cui il morbo di Alzheimer.
Terzo indicatore: volume totale del cervello
Gli scienziati hanno misurato il volume totale del cervello perché anche il cervello si restringe con l’invecchiamento, ma le riduzioni accelerate del volume cerebrale sono associate al declino cognitivo e alla demenza.
Proprietà del tè verde e salute del cervello: i risultati
I partecipanti allo studio che bevevano 600 ml di tè verde o più al giorno (ovvero 2,5 tazze) presentavano, in media, un volume di lesioni della sostanza bianca nel cervello inferiore del 3% rispetto a coloro che bevevano 200 ml di tè verde o meno. E quelli che ne consumavano 1.500 ml al giorno avevano volumi di lesioni della sostanza bianca inferiori del 6% rispetto a quelli del gruppo di riferimento.
Tuttavia, gli scienziati non hanno trovato alcun collegamento significativo tra l’assunzione di tè verde e il volume dell’ippocampo o del cervello totale.
Gli scienziati hanno concluso che le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie del tè verde potrebbero proteggere i vasi sanguigni e promuovere la salute del cervello.
Si è trattato di uno studio osservazionale, quindi gli scienziati non hanno potuto convalidare a livello sperimentale, individuando un meccanismo di causa-effetto, che bere tè verde rendesse il cervello dei partecipanti allo studio più sano.
Caffè e la salute del cervello: nessun legame riscontrato
Sebbene ricerche precedenti abbiano suggerito che l’assunzione di tè e caffè sia collegata a benefici cognitivi, nessun collegamento significativo è stato riscontrato dallo studio della Kanazawa University tra il consumo di caffè e cambiamenti strutturali del cervello.