Cosa è l’edema
«L’edema è una tumefazione di una parte del corpo, dovuta ad un aumento del contenuto idrico al suo interno: in pratica si tratta di un accumulo di liquidi che si verifica nei tessuti interstiziali – lo spazio libero tra le cellule al di fuori dei vasi – e che in genere produce gonfiore» spiega il dottor Gianfranco Villa.
Solitamente, la percentuale di acqua presente nel corpo umano resta piuttosto costante, con variazioni che non superano lo 0,2% del peso corporeo. Ciò significa che fisiologicamente ci deve essere un bilanciamento tra le entrate e le uscite di acqua nel nostro organismo. Ma, evidentemente, non è sempre così. Ecco perché si formano edemi.
L’acqua all’interno del corpo si divide tra due compartimenti, uno intracellulare e uno extracellulare. Il primo corrisponde all’interno delle cellule e raccoglie circa i 2/3 del contenuto di acqua corporea, mentre il secondo comprende l’acqua mobile, vale a dire linfa, plasma e il “famoso” liquido interstiziale, e cioè l’acqua presente tra le cellule: «La formazione di edema è dovuta ad un eccesso di liquido interstiziale in una determinata parte del corpo» continua l’esperto.
La funzione del liquido interstiziale è quella di favorire gli scambi tra le cellule dei vasi sanguigni e le cellule dei tessuti e, il tutto viene regolato da due pressioni che agiscono in due direzioni opposte: la pressione idrostatica e la pressione colloido-osmotica. È più semplice di quanto immaginiate: in pratica, mentre la prima determina la fuoriuscita di liquido dai capillari verso l’interstizio, la seconda esercita una pressione del liquido dall’interstizio verso l’interno del vaso capillare. Capito?
«Fino a quando la funzionalità mantiene l’equilibrio, l’interstizio risulta essere correttamente idratato. Nel momento in cui però questo equilibrio viene meno, il liquido interstiziale tende ad accumularsi fuori dai capillari, formando l’edema», chiarisce Villa.
Le cause dell’edema
Generalmente gli edemi vengono classificati in due gruppi, in base alla loro natura:
- edemi localizzati
- edemi generalizzati
I primi interessano principalmente gli arti inferiori, caviglie, polpacci e cosce (anche se talvolta coinvolgono persino addome e braccia) e sono per lo più causati da ristagno di sangue o di linfa oppure da un difetto della circolazione venosa, specie se si tratta delle gambe.
«Vene varicose oppure rallentamento della circolazione causano la fuoriuscita di liquidi dai vasi e la conseguente formazione di edema pur in assenza di traumi — sottolinea il medico che spiega —Varici e insufficienza venosa, infatti, sono caratterizzate dalla perdita di elasticità da parte delle pareti delle vene che rende più difficile il trasporto del sangue verso il cuore e causa ristagni e gonfiore» continua l’esperto.
I sintomi
Se l’edema è dovuto a un trauma, il primo sintomo che compare è il dolore locale oltre al gonfiore e, nella maggior parte dei casi, anche a un’ematoma: si tratta di una reazione infiammatoria fisiologica messa in atto dall’organismo per proteggere la zona da altri traumi.
In caso si tratti invece di un’edema generalizzato, il primo segno è un aumento di peso per l’elevata quantità di liquidi che si accumulano nello strato sottocutaneo. «Nell’edema periferico alle gambe un sintomo è la sensazione di gambe pesanti, specie la sera, e un rigonfiamento delle caviglie a causa dell’eccesso di liquidi nei tessuti», chiarisce il dottor Villa.
Edema in gravidanza e durante il ciclo
L’edema è un sintomo comune anche durante la gravidanza. A causarlo possono essere fattori ormonali come l’aumento di estrogeni e progesterone, biochimici (il sangue contiene più liquidi che proteine) e vascolari (i vasi del sangue sono più permeabili e dilatati). Non a caso in quei giorni accade anche spesso che si abbiano le caviglie gonfie.
E poi c’è l’edema idiopatico, «una condizione, durante la quale le donne sono particolarmente soggette a ritenzione idrica con oscillazione del peso, tensione mammaria, irritabilità, insonnia, mal di testa, gonfiore addominale che si presentano qualche giorno prima del ciclo mestruale».
Cure e rimedi
Essendo l’edema un sintomo e non una malattia come si pensa, anche le conseguenti cure si basano sul trattamento della patologia: alcune forme sono talmente lievi che non richiedono alcun intervento e regrediscono spontaneamente.
In altri casi come, ad esempio, per l’edema localizzato alle gambe, il medico potrebbe suggerire bendaggi compressivi, dieta a basso contenuto di sale, calze elastiche, preparati per stimolare il microcircolo, uso di cuscini sotto le gambe durante il riposo, massaggi drenanti e creme o gel ad azione vaso-protettiva e rinfrescante. Un consiglio sempre valido è quello di mangiare molta frutta e verdura e bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno per favorire la diuresi ed evitare la ritenzione idrica.