Si chiama Edi ed è la prima assistente digitale sviluppata per fornire risposte autorevoli, 24 ore su 24, alle domande più frequenti sul tumore al seno. A lanciarla è Europa Donna Italia. Edi è un chatbot, ovvero un'assistente digitale che risponde alle domande più frequenti delle pazienti e dei loro familiari su una vasta serie di ambiti: dalla diagnosi alle terapie, dalla riabilitazione agli effetti collaterali delle cure, passando per la localizzazione del centro di senologia e dell'associazione di sostegno più vicini a casa.
In Italia una donna su 8 si ammala di tumore al seno nel corso della propria vita, ricorda Europa Donna. Tuttavia poche sanno cosa fare quando scoprono un'anomalia sospetta; la prima reazione istintiva consiste spesso in una ricerca autonoma delle risposte ai propri timori sul web. Ma in un'epoca di bulimia informativa, nella quale Internet affianca o addirittura prevarica il consulto specialistico e i protocolli scientifici sono talmente tecnici da risultare incomprensibili persino per gli addetti ai lavori, la ricerca delle informazioni sulla Rete può risultare frustrante o persino fuorviante.
"La nostra Edi è un esempio di come la tecnologia, se usata in modo intelligente, possa valorizzare il rapporto umano in medicina invece di snaturarlo – afferma Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia – Questa applicazione per smartphone e siti Internet è stata sviluppata tenendo conto delle mille domande che una paziente può avere rispetto alla sua malattia. Per farlo Europa Donna Italia ha coinvolto direttamente le 150 associazioni pazienti della propria rete, in modo da riflettere le reali esigenze delle donne. Se poi il quesito fosse particolarmente delicato o complesso, un gruppo di medici ed esperti provvederà a fornire una risposta personalizzata che la donna riceverà per email entro 24 ore".
Avviato nel mese di dicembre del 2018, lo sviluppo del chatbot ha richiesto 7 mesi di lavoro durante i quali programmatori, medici ed esperti di comunicazione hanno lavorato fianco a fianco, ciascuno secondo le proprie competenze, per affinare le capacità del software e strutturarne le conoscenze in maniera organica. Il chatbot, sviluppato da SoftJam – spiega Europa Donna – è basato sulla piattaforma di cloud computing e sulle soluzioni di intelligenza artificiale di Microsoft. In particolare, grazie ai Cognitive Services di Microsoft Azure, la piattaforma di conversazione permette di fornire agli utenti le informazioni richieste grazie a una base di conoscenza certificata da esperti del settore e costantemente aggiornabile. Attraverso l'analisi intelligente delle richieste, Edi è in grado di fornire alle utenti le informazioni più utili.
Nel mese di luglio Edi è stata addestrata virtualmente per tarare la comprensione della lingua italiana parlata, la formulazione alternativa delle domande, i modi di dire, le sinonimie e i refusi frequenti. Tuttavia – precisa Europa Donna – l'affidabilità del chatbot aumenterà con l'utilizzo da parte degli utenti: il software, infatti, grazie alla tecnologia di machine learning, offre una sintesi delle conversazioni con gli utenti permettendo quindi al nostro staff di aggiornare la base informativa, migliorando la padronanza della lingua e la capacità di stabilire nuove connessioni tra parole e argomenti differenti. Le domande rimaste senza risposta saranno inviate periodicamente a una squadra di esperti che ne valuteranno l'appropriatezza; le loro risposte andranno quindi a espandere il bagaglio di conoscenza del chatbot.