Farmaci d’estate
Il primo consiglio è quello di fare un check dei prodotti che si hanno in casa, “notando eventuali alterazioni di aspetto, colore, odore, consistenza e omogeneità”. Per esempio, “creme e unguenti con il caldo tendono a cambiare il loro stato e quindi, oltre a macchiare stoffe e indumenti – spiegano gli esperti – se tenuti in luogo non protetto potrebbero subire trasformazioni tali per cui, nonostante il ripristino della temperatura idonea, il farmaco potrebbe risultare alterato anche nella sua forma farmaceutica”.
I farmacisti raccomandano “particolare attenzione per i colliri, che non vanno utilizzati per periodi prolungati se li portiamo con noi ad esempio nelle borse da spiaggia”. Il suggerimento è dunque di “eliminare la confezione al termine della vacanza”, e di fare lo stesso con “le protezioni solari che per la loro inevitabile esposizione a temperature alte rischiano di vedere alterato nel tempo il fattore protettivo”.
Attenzione anche a casa, dove l’armadietto dei medicinali può trasformarsi in un forno: per le giornate più torride, indicano quindi gli esperti, “un consiglio pratico può essere quello di riporre i farmaci in una borsa termica che li ripari in parte dalle altre temperature domestiche e riporla nella stanza più fresca e meno umida della casa, ma non in frigorifero”.
Lo spostamento verso il luogo di villeggiatura è un momento molto critico, precisano i farmacisti. Se si viaggia in auto, dicono, “è sempre preferibile tenere i medicinali nell’abitacolo e non nel bagagliaio o nelle valigie esterne
In generale i farmaci “è utile lasciarli sempre nelle proprie confezioni e non riporli nei porta-pillole”. Inoltre ne esistono alcuni, fra gli altri quelli usati dalle persone diabetiche, che necessitano di particolari attenzioni nella conservazione. In questi casi “è doveroso leggere attentamente il foglietto illustrativo, chiedere consiglio al farmacista e prevedere quanto necessario al loro trasporto prima di intraprendere il viaggio”.
“Tutelare i farmaci dal caldo non basta”, puntualizzano gli esperti. I medicinali “temono anche luce diretta e umidità, condizioni che si verificano quando si affrontano lunghe giornate in spiaggia, ma anche passeggiate o
“Alcune categorie come i farmaci che contengono ormoni, ad esempio per la tiroide o i contraccettivi – prosegue Bacchini – sono particolarmente sensibili alle variazioni di temperatura, vedi anche i test diagnostici. Se non sussistono problemi legati alla deglutizione, molto tipici negli anziani, quando ci si trova fuori casa si dovrebbe optare per le forme solide che sono più resistenti alle variazioni climatiche”.
Bacchini chiude con “un consiglio che riguarda la continuità della terapia e la necessità di portare con sé eventuali ricette redatte dal medico: le ricette elettroniche hanno validità nazionale e quindi possono essere