Secondo l’Oms l’infertilità è un problema che colpisce circa 80 milioni di persone in tutto il mondo, vale a dire che almeno una coppia su dieci ha problemi a procreare.
Solo in Italia ogni anno si contano circa 50 mila nuovi casi in più, con il 15% delle coppie che non riesce ad avere un figlio, dati, questi, che risultano in costante crescita.

La ginecologa risponde: “Rapporti completi, ciclo regolare, perché non rimango incinta?”

Tra i principali motivi annoverati ci sono prevalentemente la ricerca di una gravidanza in età avanzata e l’aumento di malattie a trasmissione sessuale che incrementano le probabilità di infertilità sia nell’uomo che nella donna.
Negli ultimi anni si sta ricorrendo sempre più frequentemente a tecniche di fecondazione assistita, proprio per scongiurare, alla prima difficoltà di concepimento, la possibilità di non poter avere figli.
Ma quali sono le domande che le donne si pongono sull’argomento? Noi abbiamo cercato di rispondere alle più comuni grazie al supporto di alcuni esperti.


COSA FA ESATTAMENTE UNO SPECIALISTA CHE SI OCCUPA DI FERTILITÀ?
Un endocrinologo riproduttivo segue tutti gli aspetti della medicina riproduttiva, concentrandosi prevalentemente sulle conservazione della fertilità e sulle cure dell’infertilità. Ci si può rivolgere a lui quando è necessario un aiuto per concepire un figlio. Il suo lavoro è principalmente quello di individuare nella coppia quale sia il fattore che porta una donna a non rimanere incinta e, una volta determinato, massimizzare la fertilità laddove necessario con l’aiuto di tecniche idonee al caso specifico.


 

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COS’È ESATTAMENTE LA CONSERVAZIONE DI FERTILITÀ?
È meglio conosciuta come congelamento degli ovuli, anche se, attraverso queste tecniche, è possibile congelare pure gli embrioni e gli spermatozoi. Ci sono infatti coppie che, per diverse ragioni, si trovano a dover rimandare la nascita di un figlio, e per non rischiare di avere dei problemi di concepimento in futuro, decidono di ricorrere a questa tecnica. È un metodo abbastanza recente e negli ultimi anni tantissime persone ne hanno usufruito. È chiamato “congelamento” perché gli spermatozoi, gli ovociti e gli embrioni che si vogliono conservare, vengono stoccati sotto azoto liquido e mantenuti a temperature bassissime (circa -196 gradi).

COME SI INDIVIDUA L’ORIGINE DELL’INFERTILITÀ?
La prima cosa di cui deve accertarsi uno specialista è che a livello riproduttivo sia tutto regolare, sia nell’uomo che nella donna: lo sperma, l’utero, le tube di Falloppio sono normali? Solo facendo determinati test si riesce a risalire alla causa della difficoltà di concepimento ed infine alla soluzione più adatta per superare il problema.


QUAL È LA MAGGIORE PREOCCUPAZIONE DI CHI SI SOTTOPONE AI TRATTAMENTI?
Di solito la paura più comune è quella di concepire più di una coppia di gemelli, dando vita all’improvviso ad un asilo nido non programmato. Attualmente però si sta facendo molto per evitare queste nascite multiple, apportando modifiche ai trattamenti e riducendo al minimo questo rischio.


 

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QUALI SONO I COSTI PER QUESTI TRATTAMENTI?
I costi sono davvero molto variabili, e dipendono sia dalla tecnica utilizzata che dalla struttura a cui ci si rivolge. In una struttura pubblica ovviamente si parla di cifre alla portata di tutti, ma bisogna attenersi a liste di attesa a dir poco lunghe e tempi a volte improponibili. Nelle strutture private, al contrario, non sono le tempistiche il vero problema, quanto i costi esorbitanti che accompagnano tali tecniche. Se la consultazione di uno specialista può essere nell’ordine delle centinaia di euro a visita, un ciclo di farmaci per la fertilità e l’inseminazione può toccare il migliaio di euro, e la fecondazione in vitro può arrivare fino a 10.000 euro.

 

A CHI RIVOLGERSI PER TROVARE UNO SPECIALISTA CHE SI ADATTI ALLE PROPRIE ESIGENZE?
La maggior parte dei ginecologi è in contatto con specialisti del settore e sapranno indirizzare la paziente verso la struttura più adatta a lei. In ogni caso esistono tantissimi centri specializzati nella diagnosi e nella terapia dell’infertilità, dove trovare diverse figure professionali disposte ad accompagnare una coppia nell’arco dell’intero iter di analisi e di terapia.


UN LUOGO COMUNE DA SFATARE?
Che lo stress provoca infertilità e che il semplice rilassarsi può curarla. Dire a una donna che deve calmarsi per avere un figlio equivale a dirle che la colpa se non è ancora mamma è esclusivamente sua. Nulla di più sbagliato. Non esiste niente che provi che il relax e il tempo libero favoriscano la fertilità, pertanto continuare a dire a una donna di non stressarsi non ha assolutamente senso, e provoca solo un’ulteriore fonte di ansia.