Frutta e verdura bio
Italiani sempre più bio ed eco-sostenibili, almeno nelle scelte alimentari. La filiera biologica continua infatti a crescere, e le tendenze di consumo premiano soprattutto l'ortofrutta, che si conferma il comparto bio più apprezzato dai nostri connazionali.
Secondo un report presentato da Assobio e Alleanza delle cooperative agroalimentari, nell'ultimo anno 7 famiglie su 10 hanno messo nel carrello della spesa l'ortofrutta biologica e il 72% delle famiglie ha acquistato almeno una volta
frutta e verdura biologiche (il 61% almeno una volta a settimana e il 25% due-tre volte al mese). Un ‘boom’ che fa toccare al valore complessivo delle vendite di ortofrutta biologica i 400 milioni di euro.
Calendario frutta e verdura di stagione
Dal report emerge anche un quadro interessante sul profilo dell’user di ortofrutta bio: il 92% degli acquirenti è laureato e l’88% ha meno di 35 anni. E si delinea un’interessante fotografia sulle motivazioni che spingono all’acquisto i consumatori, che manifestano un approccio sempre più eco-sostenibile all’alimentazione: per il
61% la motivazione risiede nel fatto che frutta e verdura biologica sono percepiti come sinonimo di salute e benessere, per il 46% sono garanzia di sicurezza e qualità dei prodotti e di rispetto per l’ambiente (34%). Ad incidere sulle scelte risultano anche il gusto (il 24% lo ritiene superiore) e i suggerimenti di medici e pediatri (4%).
La top ten dei prodotti ortofrutticoli bio più venduti negli ultimi 12 mesi nella distribuzione moderna, considerando i prodotti venduti a peso imposto e a peso variabile, sono:
Calendario dell'orto
Secondo Davide Vernocchi, coordinatore del settore ortofrutticolo di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, "è importante non solo eliminare tutti gli ostacoli che impediscono la crescita del segmento biologico, ma continuare ad accompagnare i consumi biologici con un'importante spinta di comunicazione, perché è proprio puntando sull'informazione ai consumatori che si rafforza e consolida la domanda di prodotti bio e si riesce ad aprire anche nuovi spazi di mercato alla parte produttiva".