Avere la sensazione di stanchezza alle gambe, condizione che si presenta con facilità tutte le volte che si devono compiere sforzi, come camminare troppo velocemente portando un peso, salire molte rampe di scale e fare sport, non dipende dallo scarso allenamento.

Le gambe diventano stanche perché la loro muscolatura non riceve la quantità di sangue adeguata e quindi di ossigeno necessaria per poter svolgere appieno il lavoro richiesto.

Un organo o un tessuto, infatti, per mantenersi sano, integro e poter svolgere le sue funzioni, deve ricevere un nutrimento adeguato, e soprattutto deve essere in grado di smaltire le scorie che derivano dal suo lavoro energetico.

Nel caso delle gambe, la situazione è molto più complessa: la posizione eretta ha creato condizioni idrodinamiche ben diverse rispetto ai quadrupedi in cui tutto il peso del corpo è uniformemente distribuito su quattro zampe. Nessun animale infatti soffre di varici.

Cause e fattori di rischio

È stato osservato che il 60% degli europei presenta anomalie alle vene delle gambe. I principali fattori di rischio per le gambe pesanti sono davvero svariati. Vediamoli con ordine.

Familiarità con i disturbi del microcircolo

È ormai noto che la sensazione di pesantezza agli arti inferiori si sviluppa sulla base di una predisposizione genetica rappresentata da una “debolezza” congenita della parete venosa. Tale predisposizione può manifestarsi nel corso degli anni in presenza di condizioni specifiche quali gravidanze, sovrappeso, eventi traumatici ecc.

Cattiva alimentazione

Alimentazione ricca di grassi e povera di fibre: vi sono troppi grassi nascosti in particolare nel cibo da fast food e negli alimenti in scatola, surgelati e precotti. Ciò provoca sovrappeso, che comporta un più rapido affaticamento delle gambe e delle vene. Inoltre la carenza di fibre dà origine a rallentato transito intestinale, che può contribuire alla sensazione di pesantezza agli arti inferiori.

Essere di sesso femminile

Avere le gambe e le caviglie gonfie è un disturbo prevalentemente femminile.

Il sangue tende, per forza di gravità, a scendere verso il basso. È solo il tono delle vene e la spinta proveniente dalla muscolatura del polpaccio e della pianta del piede, aiutata dalle inspirazioni toraciche, a fare in modo che il sangue ritorni verso il cuore. Le valvole presenti all’interno delle vene servono proprio per aiutare il ritorno del sangue venoso.

Quando però il sangue non riesce a risalire e si accumula all’interno del vaso venoso, la parete del vaso, sottoposta a tensione eccessiva, diventa sempre meno resistente e tende a dilatarsi, perdendo la sua normale capacità di contenimento nei confronti del sangue: si verifica la progressiva perdita del tono venoso, che è alla base dei disturbi alla fisiologica funzionalità del microcircolo.

Sedentarietà

Chi fa poca attività fisica rischia di andare incontro a gambe pesanti. In questi casi, la pompa muscolare che, con il movimento, aiuta in modo naturale la circolazione di ritorno alle gambe, non viene attivata a sufficienza.

Rischia gambe pesanti anche chi fa lavori sedentari o, al contrario, che costringono a stare molto tempo in piedi. In entrambi i casi si favorisce la stasi del sangue nelle vene delle gambe e, di conseguenza, lo sviluppo di disturbi venosi.

Persino chi viaggia tutti i giorni non è esente da gambe pesanti: stare ore seduti in macchina, aereo o treno costringe a posizioni scomode ed errate che portano a gonfiori, soprattutto ai piedi.

Sintomi

Tra i segnali che indicano un disturbo al microcircolo rientrano:

  • Gambe pesanti e dolore alle gambe, specialmente alla sera e dopo una prolungata permanenza in piedi.
  • Vene che affiorano in superficie formando rilievi visibili sulle gambe.
  • Gonfiore localizzato al di sotto delle caviglie. Le gambe sono più pesanti e rigide del solito, come se fossero di sughero.
  • Formicolii, prurito e crampi muscolari al polpaccio, con improvvise sensazioni di calore.
  • Ritenzione idrica.

Tutti i disturbi sono più intensi al termine di una giornata in cui si è rimasti in piedi molto a lungo, nei giorni che precedono il ciclo mestruale e in estate.

Cosa fare

Al termine di una lunga giornata faticosa, è consigliabile una doccia fredda sulle gambe e subito dopo sdraiarsi tenendo le gambe in verticale appoggiate contro il muro per circa un minuto.

Applicare quindi un gel a base di sostanze che aiutino la fisiologica funzionalità del microcircolo (tra i rimedi naturali: rusco, vite rossa, centella asiatica, come si vedrà più avanti). Usare il gel quotidianamente, mattina e sera, aiuta a prevenire il ristagno delle tossine e favorisce il drenaggio dei tessuti, eliminando i gonfiori.

Nei casi più severi consultare il medico e fare uso di specialità farmaceutiche da usare localmente sulle vene più compromesse, solo al bisogno.

Va ricordato, poi, che il peggior nemico delle gambe è la sedentarietà. A scopo preventivo è dunque importante svolgere sessioni di ginnastica dolce, in grado di riattivare la circolazione sanguigna. Le attività ideali per rafforzare la muscolatura delle gambe in modo soft sono la marcia, il jogging, la bicicletta, il nuoto e soprattutto le camminate.

Anche la contrazione regolare e ritmica dei muscoli delle gambe rappresenta un mezzo efficacissimo ed assolutamente fisiologico (come un vero e proprio massaggio) per aiutare la risalita del sangue venoso.

Stare per molto tempo in piedi senza contrarre la muscolatura del polpaccio, oppure seduti tutto il giorno dietro ad una scrivania, è come se i muscoli fossero addormentati e a volte fanno persino male quando si cerca di muoverli.

Pertanto, chi lavora seduto alla scrivania dovrebbe cercare di alzarsi regolarmente ogni 30 minuti per fare qualche passo. Nella posizione seduta, mantenere la schiena dritta e aderente allo schienale, le ginocchia appena piegate e i piedi appoggiati su un poggiapiedi alto circa 20 centimetri.

Chi invece sta a lungo in piedi, si muova ogni tanto alzandosi sulle punte dei piedi e ridiscendendo, in modo da contrarre i polpacci. Cercare poi di alternare alcuni minuti di riposo, distesi o comunque con le gambe sollevate rispetto al tronco.

Alimentazione

Un regime alimentare bilanciato è indispensabile per mantenere il giusto peso forma che, oltre a non affaticare il cuore, favorisce un’efficace azione di ritorno del sangue venoso.

È molto importante inoltre bere molta acqua e assumere alimenti che favoriscano il transito intestinale.

Ecco cosa portare in tavola:

proteine, contenute in alimenti come pesce (merluzzo, orata, tonno, trota, acciughe), molluschi e crostacei (gamberi, polipo, calamari, cozze e vongole), carni (pollo e tacchino) e formaggi magri;

carboidrati, presenti in verdure e ortaggi, frutta, orzo, avena in chicchi, segale, pasta e pane integrali;

grassi “buoni” come quelli dell’olio di oliva, olio di lino e frutta secca.

Rimedi naturali contro il gonfiore alle gambe

  • Rusco, Ruscus aculeatus

Noto con il nome di pungitopo, per tradizione di buon auspicio sotto le feste natalizie, il rusco agisce in maniera efficace e con diverse attività sui vari stadi che caratterizzano il senso di pesantezza alle gambe.

Gli estratti di Rusco garantiscono un apporto di ruscogenine, principi attivi naturali utili per favorire la fisiologica funzionalità del microcircolo, proteggere i capillari e dare sollievo alle gambe appesantite a fine giornata.

  • Centella, Centella Asiatica

Forse una delle più note tra le piante medicinali impiegate per i disturbi agli arti inferiori, il suo uso è molto diffuso anche nel trattamento degli inestetismi della cellulite e in genere per ripristinare il tono e l’elasticità della pelle.

L’effetto della centella è legato alla presenza di derivati triterpenici, principi attivi naturali utili per la fisiologica funzionalità del tessuto sottocutaneo.

  • Amamelide, Homamelis virginiana

Soprattutto nota per le sue proprietà lenitive della pelle, l’Hamamelis è utile nel proteggere le pareti dei vasi ed è particolarmente indicata in caso di gambe pesanti. Il fitocomplesso si è mostrato efficace contro i radicali liberi, coadiuvando la fisiologica funzionalità del microcircolo.

Molto diffuso inoltre l’impiego della pianta per uso esterno, sia sotto forma di estratto che di acqua distillata di Hamamelis per le pelli irritate e facili all’arrossamento.

  • Vite rossa, Vitis vinifera

La vite rossa è ricca di antocianosidi, una particolare classe di flavonoidi spiccatamente antiossidanti, efficaci nel contrastare l’iperproduzione di radicali liberi e nel favorire la fisiologica funzionalità del microcircolo.

  • Ginkgo, Ginkgo biloba

È caratterizzato dalla capacità di proteggere vene e capillari. Attivo nel migliorare la funzionalità del microcircolo grazie alla presenza di ginkgoflavonglucosidi, il Ginkgo biloba risulta essere una pianta utile in caso di sensazione di pesantezza alle gambe.