La gravidanza è un periodo unico e speciale caratterizzato da moltissime tappe bellissime.
Eppure c’è un momento preciso, nel corso di questi nove mesi così emozionanti, che ogni mamma in dolce attesa aspetta con maggiore impazienza. Riesci a indovinare qual è? Non ci sono dubbi: quello in cui avvertirà i primi movimenti del proprio piccolo nel pancione!
È un istante a dir poco intriso di magia, perché si tratta del primo vero contatto concreto con il bebè.
Ma quando, con precisione, una neo mamma può iniziare ad aspettare ardentemente il primo calcetto?
I primi movimenti nel pancione: quando si possono percepire?
Non sono in molti a saperlo: il feto comincia a spostarsi nella pancia della sua mamma piuttosto presto, ben prima del quarto mese, ma è decisamente troppo piccolo e i suoi movimenti non sufficientemente ampi da poter essere percepiti.
Statisticamente infatti la maggior parte delle donne inizia ad avvertire i primi movimenti del proprio bimbo tra il quarto e il quinto mese di gravidanza (ovvero tra la 16° e la 20° settimana), quando le dimensioni del bambino iniziano ad aumentare.
Nel corso della 16° o 17° settimana il piccolo comincia ad effettuare movimenti semplici, come portarsi le manine alla bocca, mentre al termine della 18° settimana inizia ad utilizzare i piedini, facendo leva su di essi contro la parete uterina per spingersi.
Tutte queste manifestazioni del nascituro, in gergo medico, si chiamano MAF (Movimenti Attivi Fetali) e sono sempre riportate sui referti ecografici, qualora il ginecologo ne registri qualcuna in sede di visita. Potrà capitare dunque di non avvertire qualche calcetto o capriola, ma di trovarne traccia dopo un’ecografia con grande sorpresa!
Non siamo tutte uguali!
Come già detto il primo movimento fetale può essere avvertito indicativamente tra la 16° e la 20° settimana, non esistono quindi regole precise.
Quali sono i fattori che determinano queste differenze da donna a donna?
Il motivo principale che fa sì che una neo mamma possa avvertire prima di un’altra i primi movimenti fetali è sicuramente lo stile di vita della donna. Il ritmo delle giornate ha molto più peso di quanto non si creda!
Più la mamma in dolce attesa conduce infatti una vita tranquilla, caratterizzata da momenti di pausa in cui distendersi e ascoltare il proprio corpo, e più ci sarà la possibilità di avvertire ogni piccolo calcetto o capriola.
Un altro fattore importante è rappresentato poi proprio dall’abitudine della donna stessa ad “ascoltarsi”, a prestare attenzione al proprio corpo. Per qualcuna potrebbe essere più naturale, mentre per altre potrebbe trattarsi di un processo meno familiare a cui doversi abituare.
Anche un livello di stress troppo alto inoltre può rappresentare un piccolo ostacolo nel percepire i movimenti del bebè in quanto potrebbe determinare una contrazione del muscolo uterino. Ovviamente più la neo mamma è tranquilla e più le sarà facile ascoltare il proprio bambino e i suoi segnali d’amore.
Infine l’esperienza, come in tutto nella vita, vuol dire molto. Se parlando ad esempio con una mamma in attesa del secondo figlio ti rendi conto di aver avvertito i primi movimenti del tuo primogenito con un po’ di “ritardo” non c’è nulla di strano! Una donna che ha già affrontato una gravidanza infatti spesso ne affronta una seconda in modo più sereno e consapevole, perché sa già cosa aspettarsi.
Come e quanto vengono percepiti i movimenti del piccolo nel pancione?
Ogni bambino ha un ritmo personale, determinato innanzitutto dalla propria indole. Anche qui non esistono regole precise dunque.
Ci sono infatti fin da subito bimbi più “attivi” e altri più tranquilli. Una neo mamma impara presto a conoscere il carattere del suo piccolo anche attraverso i calcetti che riceve!
Inizialmente i movimenti fetali potranno apparire molto leggeri, difficili da riconoscere perché simili a sfarfallii, ma procedendo con la gravidanza il bambino sarà sempre più grande e sarà sempre più semplice percepire e identificare i suoi spostamenti. Crescendo inoltre, questi movimenti arriveranno ad essere anche piuttosto evidenti e non sarà inusuale notare gli spostamenti del bebè semplicemente guardando il pancione!
Nel corso del terzo trimestre infine il piccolo avrà sempre meno spazio a disposizione. Continuerà pertanto a muoversi, ma i suoi spostamenti potranno essere sempre meno ampi e riconoscibili, specialmente nel corso dell’ultimo mese.
In questa fase con ogni probabilità il piccolo, specie se cefalico, inizierà ad effettuare le “prove tecniche” dei movimenti da compiere nel corso del travaglio. Ecco quindi che il bimbo distenderà le gambe e spingerà sul fondo dell’utero (provocando qualche fastidio alla neo mamma) o girerà la testa con una certa frequenza.
L’avventura a questo punto sta davvero per cominciare!