Una donna su otto soffre di ipotiroidismo. In sostanza, significa che la tiroide, molte volte per ragioni poco chiare, non sta più funzionando “a pieno regime”, ma è rallentata.

Tiroide e ipotiroidismo

Il problema è che spesso chi ne soffre perde tempo, perché giustifica i sintomi ritenendoli la conseguenza di un periodo di stress. Se non viene curato, però, l’ipotiroidismo può fare guai. Come impedire il concepimento nelle donne in età fertile.

Tiroide: i controlli

Eppure basta poco per diagnosticarlo. È sufficiente infatti eseguire un’analisi del sangue per il controllo dei due ormoni che produce la tiroide, cioè FT3 e FT4, e dell’ormone TSH. E rivolgersi a uno specialista in endocrinologia se i valori sono più bassi rispetto al normale. Occhio allora a questi segnali. Ne basta uno, se è presente da almeno tre mesi, per far sospettare la presenza dell’ipotiroidismo.

Tiroide: i sintomi che funziona male

  • È aumentata la tua sensibilità al freddo, tanto da avere modificato il tuo abituale abbigliamento invernale.
  • Sei senza energie e ti alzi dal letto la mattina già stanca.
  • Hai il cervello come rallentato, fai fatica a concentrarti e a ricordarti le cose.
  • La pelle è molto secca e al tatto ti sembra quasi più sottile.
  • Le mestruazioni sembrano imbizzarrite. A volte sono puntuali, a volte arrivano dopo 40 giorni, oppure addirittura “saltano” .
  • Hai meno forze del solito e se schiacci i muscoli delle braccia oppure dei polpacci, sono come senza tono
  • Hai avuto un calo del tono dell’umore ed è più facile farti piangere che ridere

Le forme di ipotiroidismo: primario

L’ipotiroidismo può essere primario o secondario. 1) Il primario (detto anche primitivo) è la forma più comune: ha origine dal malfunzionamento della ghiandola tiroidea e può essere: – autoimmune, cioè causato dalla tiroidite di Hashimoto – iatrogeno, causato da alcuni tipi di farmaci e radiazioni – congenito, cioè sin dalla nascita causato da deficit degli enzimi deputati alla sintesi dell’ormone tiroideo; oppure all’assenza congenita della ghiandola tiroidea o ad una sua dimensione ridotta e mal funzionante

Ipotiroidismo secondario

L’ipotiroidismo secondario invece è meno comune, non dipende dalla ghiandola tiroidea in sé, che dal punto di vista fisiologico funziona bene, ma è dall’ipofisi. In altri termini, la ghiandola ipofisaria, posta al centro del cervello, non produce l’ormone TSH (l’ormone tiro stimolante). La causa è da ricercare in patologie ghiandolari serie come tumori o in seguito a radiazioni e interventi chirurgici.