La tazzina di caffè al risveglio ridurrebbe del 31% il rischio di morire per malattie cardiovascolari rispetto a quelle bevute negli altri momenti del giorno. Lo rivela uno studio pubblicato sull’European Heart Journal e condotto da Lu Qi della Tulane University, negli Usa.

L’impatto del caffè sulla salute del cuore

«Le ricerche condotte finora suggeriscono che bere caffè non aumenta il rischio di malattie cardiovascolari – sottolinea il ricercatore – e sembra ridurre il rischio di alcune malattie croniche, come il diabete di tipo 2. Visti gli effetti che la caffeina ha sul nostro organismo, abbiamo voluto verificare se il momento della giornata in cui si beve il caffè ha un qualche impatto sulla salute del cuore».

Lo studio sulle abitudini dei consumatori

Lo studio ha coinvolto quasi 41mila adulti cui sono stati chiesti tutti gli alimenti e le bevande consumati almeno per un un giorno, compresi gli orari di consumo. È stato inoltre incluso un sottogruppo di 1.463 persone a cui è stato chiesto di compilare un diario dettagliato su cibi e bevande per un’intera settimana.

I ricercatori hanno collegato queste informazioni con le registrazioni dei decessi e delle cause di morte per un periodo di nove-dieci anni. Il 36% circa delle persone coinvolte nello studio era bevitore di caffè mattutino (lo beveva principalmente prima di mezzogiorno). Il 16% beveva caffè durante tutto il giorno (mattina, pomeriggio e sera) e il 48% non lo beveva.

donna beve caffè

I benefici del caffè mattutino

Rispetto alle persone che non ne bevevano, i bevitori di caffè del mattino avevano il 16% in meno di probabilità di morire per qualsiasi causa e il 31% in meno di probabilità di morire per malattie cardiovascolari. Tuttavia, non vi è stata alcuna riduzione del rischio per i bevitori di caffè in altri orari del giorno rispetto ai non bevitori.

I bevitori di caffè mattutino hanno beneficiato della riduzione del rischio sia che fossero bevitori moderati (da due a tre tazze) sia che fossero forti bevitori (più di tre tazze). I bevitori mattutini leggeri (una tazza o meno) hanno beneficiato di una minore riduzione del rischio.

«I nostri risultati indicano che non è importante solo se si beve caffè o quanto se ne beve – conclude Qi – ma anche il momento della giornata in cui lo si beve. In genere non diamo consigli sui tempi nelle nostre indicazioni dietetiche, ma forse dovremmo pensarci in futuro».