Cosa fare se si ha il ciclo in vacanza
Valigie pronte, biglietto aereo fatto, itinerario di trekking messo a punto. Ma arriva quel dolorino sordo alla pancia. Il calendario non sbaglia ed ecco puntuale il ciclo mestruale. È davvero il caso di ritenere le mestruazioni indesiderate compagne di viaggio? No, dicono gli esperti. A parte rare eccezioni, che puoi comunque affrontare, si può vivere al meglio la vacanza anche durante il ciclo. Puoi fare il bagno, prendere il sole, salire sulle montagne. Basta organizzarsi per neutralizzare eventuali imprevisti.
Prima cosa: affrontare il caldo
«La prima cosa a cui fare fronte è il caldo. Quando la temperatura sale, il flusso può aumentare. Il calore provoca la dilatazione dei vasi sanguigni e, anche se non interferisce con gli ormoni, può aumentare la vascolarizzazione accelerando lo sfaldamento del rivestimento uterino. Ecco perché il ciclo può rivelarsi più abbondante» spiega Manuela Farris, specialista in ostetricia e ginecologia. «Quando vai in spiaggia o a visitare una città tieni un cambio di assorbenti in borsa e, nel caso, abbina due metodi: assorbente interno ed esterno, coppetta o spugna e assorbente esterno».
Flusso abbondante
«Se hai il flusso particolarmente abbondante, evita le ore centrali della giornata, quando il caldo rischia di abbassare la pressione, accentuando i disturbi» aggiunge Monica Calcagni, ginecologa e autrice del libro Cose da donne che anche gli uomini dovrebbero sapere (Sperling & Kupfer). «Quando fa caldo, ricordati di bere molto: oltre a idratare l’organismo, ti aiuta ad abbassare la pressione che può colare a picco quando fa caldo e il ciclo è abbondante».
Sì ai bagni in mare con il ciclo in vacanza
Sì ai tuffi in mare, con qualche accortezza. «L’assorbente interno va cambiato immediatamente dopo il bagno, perché l’acqua, che viene assorbita dal tampone, può contenere batteri che possono alterare il pH e provocare infezioni.
Alternative agli assorbenti se hai il ciclo in vacanza
Una buona soluzione è la coppetta mestruale: ti dà più ore di autonomia e non si imbeve» spiega Calcagni. Poi c’è l’ampia gamma di period swimwear. Sono la versione da bagno degli slip mestruali: un bikini o un costume intero con uno strato assorbente e impermeabile. Quando sei alla fine del ciclo, puoi evitare l’assorbente, perché l’acqua fredda blocca temporaneamente la fuoriuscita del sangue. Va da sé che una volta uscita dall’acqua dovrai proteggerti.
Camminare: pro e contro
Hai organizzato una passeggiata in montagna? La buona notizia è che il movimento può attenuare i dolori, perché libera betaendorfine, antidolorifici naturali. Quella cattiva è che l’altezza fa calare la pressione e può rendere più faticoso il cammino, oltre che aumentare il flusso. Ricordati quindi di portare con te una scorta di assorbenti e vestiti comodi, in modo da poterti cambiare velocemente. Che sia la via Francigena, il cammino di Santiago o la Grande Randonnée in Corsica, non fa differenza. Chi fa lunghi cammini a piedi deve fare i conti anche con le mestruazioni, cicliche compagne di viaggio. Ecco i consigli di tre camminatrici esperte.
I consigli delle influencer camminatrici
«Fare un cammino con le mestruazioni è più semplice di quanto si pensi» dice Irene Colzi, influencer camminatrice. «Che sia nella natura o nei bagni dei paesi, ci si cambia con l’ausilio delle salviette intime, meglio se biodegradabili. Quando lo fai nella natura porta con te sacchetti igienici (vanno bene quelli che si usano per i cani, in versione ecologica) dove riporre l’assorbente: si fa un nodino e li si getta nel cestino dei rifiuti. «Quando ho le mestruazioni, cerco di mangiare verdura e frutta, cibi proteici che danno senso di sazietà e sostengono i muscoli. Bevo molta acqua e, alla sera, un massaggio mi dà sollievo» aggiunge Marika Ciaccia, che racconta i suoi itinerari sul profilo Instagram My Life in Trek. «Durante il ciclo camminare mi risulta più faticoso, programmo percorsi brevi e inserisco pause» spiega Whatashamemaryjane (youtuber camminatrice con più di 75mila follower). «L’importante è mangiare pasti completi e riposare a sufficienza».
I consigli della ginecologa per le mestruazioni dolorose
Chi soffre di mestruazioni dolorose ha a disposizione una vasta gamma di farmaci antidolorifici. «In alternativa, prima di partire, puoi prendere un integratore a base di magnesio, che rilassa i muscoli, compresi quelli dell’utero, oppure di agnocasto, un’erba che regola il ciclo e ne riduce i fastidi» consiglia la ginecologa Manuela Farris. «Funzionano meglio se cominci la cura qualche settimana prima».
I rapporti sessuali non hanno controindicazioni
E il sesso? Estate è anche periodo di nuovi incontri. I rapporti sessuali non hanno controindicazioni, a meno che non si soffra di dolori intensi. Ma se il fastidio non è forte il sesso può mitigarlo. «Nel momento dell’orgasmo l’utero si contrare e si rilassa ritmicamente alleviando i crampi» spiega la sessuologa Roberta Rossi. «Inoltre, il corpo rilascia le endorfine che possono contribuire ad alleviare temporaneamente il dolore».
Un avvertimento: non dimenticare di usare un contraccettivo perché durante il ciclo si può comunque rimanere incinte. E se non hai un partner fisso, usa sempre il preservativo che ti protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Ciclo molto doloroso? Puoi metterlo in stand by
Se hai il ciclo molto doloroso e abbondante hai una possibilità per partire tranquilla. Bloccare le mestruazioni, proprio come fai con un conoscente molesto sui social. Commenta Monica Calcagni: «Non c’è motivo perché chi soffre molto o ha flussi abbondanti e dolorosi si porti il disagio in vacanza. I modi per saltare un ciclo sono tantissimi: se prendi la pillola o indossi l’anello ti basta saltare la pausa di sospensione. Puoi andare avanti anche per due o tre mesi senza problemi. Chi per vari motivi non usa questi due metodi contraccettivi ha un altro sistema a disposizione: il progesterone micronizzato. Lo si trova in compresse o ovuli e si assume qualche giorno prima del ciclo. Le mestruazioni riprendono due o tre giorni dopo la sospensione». È un farmaco innocuo, ma è sempre meglio consultare il medico prima di assumerlo.