In vacanza oziare fa male
Aspettiamo tutto l’anno le ferie, ma come fare per godere al meglio delle vacanze, staccare davvero la spina dal lavoro ed evitare tensioni e stress che potrebbero rovinarle? D’estate, infatti, scoppiano anche più conflitti e tensioni, non tanto dovuti al caldo quanto piuttosto alla convivenza forzata con familiari o amici.
“Certamente, 10-11 mesi all’anno passati in attività esterne alla famiglia – spiega a Labitalia Fulvio Giardina, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi e docente all’Università di Catania- producono comportamenti che si sedimentano nel vissuto quotidiano, dagli orari di sveglia alle abitudini alimentari”.
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“La pausa estiva che in Italia tradizionalmente si consuma per intero, cioè per quasi un mese, costringe invece -spiega lo psicologo – a un riadattamento sociale: le coppie convivono 24 ore su 24, mamma e papà stanno tutto il giorno coi figli e anche gli amici vengono vissuti più intensamente rispetto alle frequentazioni sporadiche del sabato sera”.
Ma quello che fa veramente male alla vacanza, spiega Giardina, “è considerare il tempo libero che abbiamo a disposizione come un tempo passivo, in cui non si fa nulla e non si pensa a nulla”.
“Un ozio che fa male”, dice. “Le ferie al contrario -consiglia il presidente del’Ordine degli psicologi- dovrebbero essere un tempo attivo, un tempo cioè che favorisca le relazioni umane e il benessere fisico”. Un buon esempio di tempo attivo, spiega Giardina, “è quello dedicato al volontariato, o a un passatempo come il giardinaggio, o a una visita a un Museo vicino casa che non abbiamo mai visto”.
“Un ozio che fa male”, dice. “Le ferie al contrario -consiglia il presidente del’Ordine degli psicologi- dovrebbero essere un tempo attivo, un tempo cioè che favorisca le relazioni umane e il benessere fisico”. Un buon esempio di tempo attivo, spiega Giardina, “è quello dedicato al volontariato, o a un passatempo come il giardinaggio, o a una visita a un Museo vicino casa che non abbiamo mai visto”.
“Anche una passeggiata in compagnia della famiglia unisce e fa bene a mente e corpo”, aggiunge. Su questo punto Giardina vuol essere molto chiaro: “Le ferie, nate per chi svolge lavori pesanti, hanno la funzione di far riposare mente e corpo e bisogna fare attenzione a questo equilibrio. Un viaggio stressante e faticoso, ad esempio, può sicuramente distrarre la mente, ma non fa riposare il corpo. Anche chi durante l’anno fa lavori stressanti come quelli sottoposti a turni notturni, durante la pausa estiva fa più fatica a staccare la spina”.
I consigli perché una vacanza sia veramente ristoratrice sono presto detti: “Intanto, non bisogna perdere le proprie abitudini sociali e relazionali, compresi i propri orari, che determinano un ritmo a cui è legato anche il nostro metabolismo“, dice Giardina.
Poi, continua, “occorre trovare le occasioni per rilassarsi, ma senza impegni eccessivi e stressanti, limitare l’uso del pc e del telefonino, fare più cose insieme ai propri cari ritrovando il piacere della compagnia”. “Alla fine, in estate, ogni giorno è sabato: impariamo a coglierne le opportunità” spiega l’esperto.
Ma c’è anche chi davvero non si separa mai dalla posta elettronica aziendale o dai colleghi di ufficio anche in vacanza. Paura di perdere il posto di lavoro? “No – risponde Giardina- sono forme di difesa, messe in atto da persone che temono le situazioni imprevedibili che possono prodursi durante le ferie: si rifugiano nel lavoro che è la situazione che conoscono meglio”, conclude Giardina.