Influenza invernale 2019 e 2020
"Prepariamoci ad un’influenza che quest’anno sarà particolarmente insidiosa. Anche se si prevede un numero inferiore di contagi rispetto allo scorso anno, è molto probabile che i virus saranno ben più ostici quanto a complicanze".
L’allerta arriva da Maria Triassi del Dipartimento di Sanità pubblica dell'Università Federico II di Napoli che spiega: "I rischi maggiori saranno legati alle nuove varianti di virus A, H3N2 e H1N1, ma non mancheranno i virus B/Colorado e B/Phuket. Un mix che metterà ko circa 6 milioni di italiani, ma saranno almeno altri 8 milioni quelli che dovranno fare i conti con quelli che si definiscono virus simil-influenzali". Da qui l’invito a prendere in seria considerazione l’ormai prossima campagna vaccinale, anche perché in una regione come la Campania l’arrivo del picco influenzale rischia di mettere pesantemente sotto stress il sistema ospedaliero pubblico.
"Vaccinarsi non è solo una buona norma di prevenzione – ricorda l'esperta – ma è anche un dovere nei confronti della collettività". Triassi ricorda che l’influenza, troppo spesso sottovalutata, costituisce in realtà un serio problema di sanità pubblica e una notevole fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia e l’attuazione delle misure di controllo.
L'esperta ricorda che restano validi alcuni buoni consigli di sempre, ovvero:
- lavare e asciugare regolarmente le mani
- coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce con fazzoletti monouso da smaltire correttamente
- evitare di stare a contatto con chi presenta sintomi influenzali, cercando di non toccarsi occhi, naso o bocca