Un allenamento intenso fatto di esercizi come plank e flessioni è particolarmente efficace nel migliorare la qualità del sonno nelle persone anziane e ridurre l’insonnia. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Family Medicine And Community Health. La ricerca ha analizzato 24 studi clinici su oltre 2.000 partecipanti di età pari o superiore a 60 anni.
Insonnia, un problema diffuso fra gli anziani
La qualità del sonno tende a peggiorare con l’età: una persona anziana su cinque soffre di insonnia, con conseguenze negative sulla salute e sulla vita quotidiana. Lo studio, ripreso sulle pagine dell’Independent, evidenzia che tra il 30% e il 48% degli anziani soffre di sonnolenza, mentre tra il 12% e il 20% ha problemi di insonnia. Inoltre, l’insonnia è collegata a depressione, ansia e disturbi cardiovascolari, aumentando il rischio di declino cognitivo e cancro alla prostata.
L’allenamento per combattere l’insonnia
Per valutare il tipo di esercizio più efficace contro l’insonnia, i ricercatori hanno esaminato 24 studi clinici condotti su 2.045 persone di età superiore ai 60 anni. È emerso che un allenamento composto da flessioni, plank, training con pesi e manubri ed esercizi a corpo libero ha avuto l’impatto maggiore sulla qualità del sonno. «Anche l’esercizio aerobico (come camminare a passo svelto, andare in bicicletta o nuotare) – riporta l’Independent – o una combinazione di esercizi (come lezioni di aerobica, sollevamento pesi e Pilates) hanno contribuito a combattere l’insonnia, sebbene in modo meno efficace».
«L’esercizio che rafforza i muscoli, piuttosto che gli esercizi aerobici o combinati, è il modo più efficace per migliorare la qualità del sonno», hanno dichiarato i ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università Mahidol di Bangkok.
Allenamento muscolare: il più efficace contro l’insonnia
Lo studio ha confermato che l’allenamento muscolare è particolarmente efficace per combattere l’insonnia negli anziani, rispetto agli esercizi aerobici o combinati. I ricercatori hanno confrontato tale training con altre attività fisiche, in particolare:
- Aerobico – come camminata veloce, nuoto e ciclismo
- Di equilibrio – come camminata punta-tallone o stare in piedi su una gamba
- Di flessibilità – come yoga, danza e Pilates
- Combinati – lezioni che includono una combinazione di più esercizi
Secondo il Global Pittsburgh Sleep Quality Index (GPSQI), una scala di valutazione della qualità del sonno, l’allenamento di forza ha migliorato il punteggio di 5,75 punti, rispetto ai 3,76 punti dell’esercizio aerobico e ai 2,54 punti dell’esercizio combinato.
Durata e frequenza dell’allenamento
I programmi di esercizi analizzati duravano in media 14 settimane, con sessioni di circa 50 minuti, due o tre volte a settimana. La maggior parte degli esercizi era di intensità lieve o moderata. Questo dimostra che anche un impegno moderato può portare a miglioramenti significativi nella qualità del sonno. E, conseguentemente, avere un impatto positivo sulla salute mentale e fisica degli anziani, riducendo problemi come ansia, depressione e disturbi cardiovascolari.