Lo studio

La salute mentale svolge un ruolo centrale nel promuovere la resilienza allo stress e la longevità, facilitando un invecchiamento sano, sostiene il team, guidato da Tian-Ge Wang. Il gruppo ha analizzato un set di dati che conteneva le informazioni genetiche di 2,3 milioni di persone. I partecipanti, di origine europea, hanno risposto a domande relative alla propria salute mentale e una serie di altri parametri, come lo stato socioeconomico, il livello reddituale e l’occupazione.

La connessione tra mente e organismo è stata oggetto di ampie ricerche e dibattiti, spiegano gli esperti, e ricerche precedenti hanno suggerito che il benessere mentale potrebbe favorire processi positivi per l’invecchiamento.

Nell’ambito del nuovo lavoro, i ricercatori hanno scoperto che le persone associate a un migliore benessere mentale tendevano a manifestare anche livelli più elevati di resilienza, autostima e longevità.

“Per raggiungere un invecchiamento sano, è imperativo colmare il divario tra qualità della salute e aspettativa di vita. Il benessere mentale, che comprende il benessere emotivo, psicologico e sociale, si correla con molteplici comportamenti legati allo stile di vita e sostiene un invecchiamento sano”, hanno scritto i ricercatori nell’articolo.

Gli scienziati hanno scoperto anche che la mancanza di attività, il fumo e il guardare troppa televisione sono associati a un benessere peggiore, mentre mangiare più formaggio e frutta è associato a un benessere migliore.

Stando a quanto emerge dall’indagine, inoltre, reddito, istruzione e occupazione sono direttamente collegati al benessere mentale. Questi risultati, commentano gli scienziati, evidenziano l’importanza di integrare il sostegno alla salute mentale nelle politiche di sanità pubblica e nella ricerca sull’invecchiamento. Gli autori aggiungono che gli interventi volti a migliorare il benessere psicologico potrebbero rappresentare una strategia importante per promuovere un invecchiamento sano.