Per la prima volta un gruppo di scienziati è riuscito a coltivare in laboratorio con successo le cellule staminali del sangue. Si tratta di un grande passo avanti per la ricerca di una cura contro la leucemia. Ma prima che le cellule possano essere utilizzate sugli esseri umani dovrà passare un po’ di tempo.
Una scoperta importante
Ad annunciare il successo del proprio esperimento è stato un team del Murdoch Children’s Research Institute, che ha spiegato di avere creato cellule staminali del sangue simili a quelle degli esseri umani. Queste cellule hanno dimostrato di riuscire sopravvivere in esseri viventi. Ma gli studi clinici sull’uomo potranno iniziare solo tra cinque anni.
Cellule staminali del sangue: a cosa servono
La scoperta ha, comunque, suscitato speranze di migliorare le opzioni di trattamento per le persone che soffrono di leucemia, di gravi disturbi del sangue e per i bambini con tumori che necessitano di forti chemioterapie.
Il caso della piccola Riya
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature Biotechnology. Gli scienziati hanno spiegato che le cellule staminali del sangue create in laboratorio potrebbero avvantaggiare pazienti come Riya Mahajan, una bambina di undici anni alla quale è stata diagnosticata un’anemia aplastica che mette a rischio la vita.
Per sopravvivere, la piccola doveva fare trasfusioni ogni due giorni, il tutto mentre si cercava un donatore di midollo osseo corrispondente. Dopo l’intervento, la bambina ha avuto complicazioni ed è rimasta in isolamento in ospedale per tre mesi mentre le venivano somministrati farmaci immunosoppressori.
«La chemioterapia è stata probabilmente il periodo più difficile per noi come famiglia perché ha perso i capelli durante le sessioni di chemio», ha spiegato il padre di Riya al britannico Daily Mail. Ha aggiunto che sua figlia «viene alimentata attraverso un tubo gastrico nasale, ha perso molto peso, quasi 10 chili e l’isolamento potrebbe avere un impatto sulla sua psiche».
«Cellule staminali del sangue per curare i bambini»
Il padre della bambina spera che la scoperta impedirà ad altri piccoli di passare attraverso un calvario simile. «La cosa più difficile è vedere tuo figlio passare attraverso così tanto dolore», ha detto. Ha aggiunto: «Questa nuova ricerca aiuterà i bambini che soffrono come mia figlia».
Gli scienziati hanno spiegato che in futuro si potrebbero creare le cellule staminali da campione di pelle, sangue o capelli dei pazienti, riprogrammarle e poi trasferirle di nuovo al paziente. «Le cellule staminali del sangue create in laboratorio saranno abbinate perfettamente al paziente in modo che quest’ultimo non sperimenti molti effetti collaterali», hanno aggiunto.