La vulvovaginite da candida è sicuramente una delle forme più comuni di infezione genitale, tanto che molte donne hanno avuto almeno un episodio acuto nel corso della vita. È rara prima della comparsa della prima mestruazione e dopo la menopausa, mentre risulta molto comune tra le donne in età fertile e durante la gravidanza.
Quali sono le cause?
Principalmente sono di tre tipi: ormonali (per esempio a causa degli elevati livelli di estrogeni in età fertile, in gravidanza e nelle donne che fanno uso di terapia ormonale sostitutiva), vaginali (come la riduzione della normale flora lattobacillare della vagina che avviene, per esempio, durante le terapie antibiotiche, e rende l’ambiente più favorevole alla crescita e alla diffusione del fungo) e immunitarie. Può anche essere sessualmente trasmessa.
Come si cura?
A seconda della frequenza con cui l’infezione tende a ripresentarsi, i medici prescrivono farmaci antimicotici per uso locale vaginale o per uso sistemico orale.
Si può prevenire?
Sicuramente una dieta equilibrata abbinata ad attività fisica regolare e ad uno stile di vita salutare aiuta a potenziare le difese immunitarie. Al contrario, un’alimentazione ricca di zuccheri abbinata a sedentarietà e sovrappeso aumenta la probabilità di contrarre l’infezione da candida.
Per quanto riguarda la dieta, è utile assumere yogurt, fibre e integratori probiotici che favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale, limitando nel contempo il consumo di zuccheri. L’utilizzo di biancheria intima non aderente e in fibre naturali, unitamente all’utilizzo di detergenti intimi neutri, poi, contribuisce all’ottimale mantenimento del microambiente vaginale.