Mangiare carote potrebbe aiutare a curare o prevenire il diabete di tipo 2 grazie agli effetti che queste verdure hanno sulla regolazione della glicemia e sulla salute intestinale. Lo afferma una nuova ricerca dell’Università della Danimarca meridionale (SDU), che ha testato gli effetti delle carote sui topi diabetici.

Lo studio sui topi

Gli scienziati danesi hanno condotto esperimenti su 54 topi affetti da diabete di tipo 2, sottoposti a diete ricche di grassi per imitare abitudini alimentari malsane. Per 16 settimane, un gruppo di topi è stato nutrito con questa dieta contenente polvere di carote liofilizzate, mentre l’altro gruppo ha ricevuto una dieta equivalente dal punto di vista calorico, ma priva di carote.

Al termine del periodo di studio, ai topi è stato somministrato zucchero e gli scienziati hanno misurato la reazione dei loro corpi, notando che quelli che avevano mangiato polvere di carota erano in grado di controllare meglio i livelli di zucchero nel sangue. Avevano anche più batteri nell’intestino che producevano acidi grassi a catena corta, segno di una migliore salute intestinale.

«Il nostro studio ha dimostrato che le carote hanno alterato la composizione del microbioma intestinale, i miliardi di microrganismi che vivono nell’intestino e che svolgono un ruolo cruciale nella digestione e nella salute», ha affermato il professore associato Morten Kobæk Larsen, coordinatore del progetto. «I topi che consumavano carote hanno mostrato un equilibrio più sano di batteri intestinali».

I benefici delle carote contro il diabete

«Le carote migliorano la microflora intestinale producendo batteri che aumentano la produzione di acidi grassi a catena corta», spiega a Newsweek uno degli autori dello studio, il professor Lars Porskjær Christensen. Oltre ad aiutare a regolare i livelli di zucchero nel sangue, migliorare la salute intestinale e supportare il sistema immunitario, questi acidi grassi (che si formano quando i batteri intestinali scompongono le fibre presenti negli alimenti) avrebbero anche il merito di rilasciare l’ormone GLP-1 che i farmaci per la perdita di peso e il diabete mirano a imitare.

Christensen aggiunge che le carote contengono anche composti bioattivi, ovvero sostanze naturali che hanno un effetto sull’organismo, chiamati falcarinolo e falcarindiolo. Questi «aiutano le cellule ad assorbire lo zucchero e migliorano la funzione dell’insulina» e «hanno un effetto sull’infiammazione», tutti fattori importanti per contrastare il diabete.

Per questi motivi le carote potrebbero rappresentare un metodo naturale per integrare i trattamenti esistenti contro il diabete.

carote sul tavolo

«Più verdure nella nostra dieta»

I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) degli Usa stimano che l’11,6% degli adulti americani soffra di diabete e uno su tre di prediabete, altrimenti noto come malattia metabolica.

«Ci auguriamo che le persone inizino a includere più verdure nella propria dieta, comprese le carote, perché le verdure in generale prevengono lo sviluppo di malattie legate allo stile di vita, tra cui il diabete di tipo 2», afferma Christensen.

Non solo carote, le altre verdure anti-diabete

Anche altre verdure della famiglia delle carote contengono composti bioattivi che potrebbero avere effetti benefici simili, come il prezzemolo, il sedano e la pastinaca. Alcune varietà di carote contengono poi livelli più elevati di sostanze bioattive, come ad esempio alcuni tipi di carota viola, mentre le carote crude o leggermente cotte possono avere un effetto benefico più forte.