Medicina estetica elegante: basta volti gonfi e paralizzati
Basta ‘facce a luna piena’, volti ‘gonfiati’ dai filler o ‘paralizzati’ dal botox. La parola d’ordine della medicina estetica ora è “eleganza”. Una medicina che non deve più essere invasiva, né lasciare segni, per permettere l'immediato ritorno alle normali attività quotidiane, ma soprattutto deve puntare a un risultato elegante, come vuole la nuova estetica. "Il volto va studiato e dobbiamo utilizzare, ad esempio, pochi filler dove servono, non sparare nel mucchio, altrimenti ci riempiamo di ‘facce a luna piena’”, spiega Emanuele Bartoletti, presidente della Società italiana di medicina estetica (Sime).
0-7 numero magico vita-fianchi, boom di chirurgia estetica
Insomma è ora di voltare pagina. "Gli eccessi degli anni passati ci hanno abituato a volumi eccessivi, a volti privati di mimica ed espressività e a risultati stereotipati – aggiunge Antonella Quaranta, medico estetico e chirurgo generale a Firenze – i pazienti desiderano ora ‘rimedi’ che rallentino le lancette del tempo con grazia, permettendo loro di avere un aspetto naturalmente più giovane. Ma soprattutto desiderano ritrovare la bellezza rapidamente e senza ‘down time’, ossia tempo di "impresentabilità" sociale".
Doppio mento: eliminarlo con la chirurgia estetica
Sembra impossibile soddisfare contemporaneamente queste esigenze, eppure esistono trattamenti estetici in grado di farlo.
"I biofiller sono il trattamento ideale per i pazienti di oggi – spiega Quaranta – prevedono l’utilizzo di acido ialuronico strutturato e dinamico, che si miscela con il grasso autologo prelevato dal paziente e si re-inietta con specifiche micro cannule su tutto il viso".
"Oltre all’eleganza del risultato – precisa Bartoletti – deve esserci eleganza anche nella selezione del paziente, che si basa sulla sensibilità del medico nell'individuare le esigenze di una singola persona e che ha come conseguenza quella di ottenere il massimo risultato con il minimo intervento. C'è poi una eleganza dei movimenti medici, anche una semplice iniezione deve essere fatta bene, deve essere fatta in maniera cosciente. E poi, soprattutto, l'eleganza nella preparazione: essere un medico estetico non significa buttarsi in un campo con lo scopo di ottenere "soldi facili", bisogna affrontare un percorso formativo solido, perché si tratta di una disciplina medica molto delicata, molto importante e insolita, in cui i pazienti sono sani, devono rimanere sani, ma comunque l'obiettivo è quello di farli stare meglio di quando sono arrivati".
"I biofiller sono il trattamento ideale per i pazienti di oggi – spiega Quaranta – prevedono l’utilizzo di acido ialuronico strutturato e dinamico, che si miscela con il grasso autologo prelevato dal paziente e si re-inietta con specifiche micro cannule su tutto il viso".
"Oltre all’eleganza del risultato – precisa Bartoletti – deve esserci eleganza anche nella selezione del paziente, che si basa sulla sensibilità del medico nell'individuare le esigenze di una singola persona e che ha come conseguenza quella di ottenere il massimo risultato con il minimo intervento. C'è poi una eleganza dei movimenti medici, anche una semplice iniezione deve essere fatta bene, deve essere fatta in maniera cosciente. E poi, soprattutto, l'eleganza nella preparazione: essere un medico estetico non significa buttarsi in un campo con lo scopo di ottenere "soldi facili", bisogna affrontare un percorso formativo solido, perché si tratta di una disciplina medica molto delicata, molto importante e insolita, in cui i pazienti sono sani, devono rimanere sani, ma comunque l'obiettivo è quello di farli stare meglio di quando sono arrivati".
Fra le altre novità la crioterapia sistemica o Whole body cryo-therapy una sorta di "sauna del freddo", utilizzata con successo come terapia complementare in medicina estetica, anti-invecchiamento e nel dimagrimento; la cronocosmesi, una disciplina giovane che riscopre i trattamenti antichi su basi scientifiche, tenendo in grande considerazione il fattore tempo: sulla base dei ritmi circadiani della nostra pelle infatti bisognerà selezionare le creme da applicare ad orari precisi, ad esempio alla sera, in modo da stimolare correttamente i processi di riequilibrio e riparazione durante la notte e in stato di riposo; infine, la terapia più utilizzata per il trattamento delle macchie, il peeling chimico che provoca un'accelerata esfoliazione della pelle portando a un rinnovamento degli strati più superficiali