Terapia ormonale sostitutiva menopausa
La menopausa è una fase naturale della vita di una donna, in genere inizia intorno ai 40-50 anni, dipende dai casi, ma ci sono anche diversi casi in cui si verifica una menpausa precoce e questo fondamentale passaggio avviene anni prima. Come molte di noi sanno, la menopausa porta con sé (o può portare con sé) una serie di fastidi, dalla secchezza vaginale alle classiche vampate di calore.
La dieta funzionale e mirata a misura di donna
La soluzione che ci propongono attualmente i ginecologi è la terapia ormonale sostitutiva con la pillola anticoncezionale che, ribilanciando la produzione degli estrogeni, fa tornare il ciclo e in qualche modo ci consente un'entrata più dolce in menopausa. Tuttavia la terapia ormonale o terapia sostitutiva, anche detta TOS, non è adatta a ogni donna e ogni caso andrebbe valutato singolarmente dal proprio ginecologo, o addirittura da un ginecologo specializzato in questo campo. In generale, inoltre, la TOS riguarda soprattutto il periodo di transizione, perché le mestruazioni in menopausa scompaiono.
Come cambia il seno in menopausa
Terapia ormonale sostitutiva: fa ingrassare?
E' opinione comune che la terapia ormonale sostitutiva faccia ingrassare, ma è davvero così? Ebbene no, si tratta di un falso mito. L'aumento di peso in menopausa non dipende affatto dalla terapia ormonale sostitutiva che, se abbinata ad una dieta corretta e al movimento, non fa schizzare l'ago della bilancia. Il problema è che in concomitanza con l'ingresso in menopausa c'è un cambiamento importante nel metabolismo che rallenta e i muscoli perdono via via tono (per questa ragione è importante fare sport in menopausa), mentre le zone di grasso tendono ad aumentare. Ma tutto questo avviene indipendentemente dalla terapia ormonale sostitutiva la quale, al massimo, è responsabile di una certa ritenzione idrica in menopausa.
Terapia ormonale sostitutiva effetti collaterali
Non esiste una terapia ormonale sostitutiva che vada bene per tutte le donne, ciascuna fa storia a sé considerando anche il fatto che non tutte manifestano gli stessi sintomi in menopausa (per esempio c'è chi soffre di metrorragia e chi no). Per questa ragione è indispensabile parlare con il proprio ginecologo di fiducia per scoprire quale sia la TOS più adatta a noi. Il ginecologo sottoporrà la paziente ad alcuni esami e ascolterà tutti i disturbi a cui va soggetta.
Proprio perché la terapia ormonale presenta dei fattori di rischio, ci sono dei casi in cui la paziente non potrà seguirla perché potrebbe aggravare una situazione già presente, come per esempio problemi alle vie epatiche. Se si è particolarmente sensibili agli ormoni e si è avuto un tumore al seno ad esempio non andrebbe prescritta. Lo stesso vale quando si è a rischio trombosi o infarto e c'è una storia familiare di ictus.
Chiaramente ad ogni donna va lasciata la possibilità di scegliere e ognuna di noi ha bisogno che il proprio ginecologo le ritagli una soluzione su misura, tenendo conto di tutte le specificità del nostro corpo.
Se un margine di rischio c'è, è anche vero che ci sono degli indubbi vantaggi come il fatto che eliminando diversi fastidi si migliora significativamente la qualità della vita. C'è da considerare inoltre che la terapia ormonale aiuta a prevenire l'osteoporosi e riduce il rischio di tumore al colon.
Terapia ormonale sostitutiva quando iniziare
Non dobbiamo pensare alla terapia sostitutiva come a un trattamento che duri indefinitamente, in generale può accompagnare una donna per 4 o 5 anni, ma poi i medici tendono a sospenderla perché la bilancia fra benefici e controindicazioni non è più a nostro vantaggio. Inoltre gli esperti insistono sul fatto che vada iniziata all'insorgere della menopausa e non dopo, come rimedio tardivo. E' comunque sempre bene consultarsi con il proprio ginecologo riguardo l'eventuale sospensione e non agire di propria iniziativa.