Il microbioma intestinale, ossia l’insieme di comunità microbiche che vivono all’interno del nostro apparato digerente, è molto importante per garantire lo stato di salute di un individuo. La scienza ha ormai accertato che i trilioni di batteri che vivono nel nostro intestino contribuiscono non solo a regolare dell’assorbimento dei nutrienti, ma anche a prevenire numerose malattie per poter auspicabilmente invecchiare in salute.

Microbioma e malattie cardiovascolari

Di recente un team di ricercatori cinesi ha focalizzato l’attenzione sull’interazione tra microbioma intestinale, età e metabolismo nell’eventuale insorgenza di malattie cardiovascolari. In uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine, gli scienziati della Scuola di Medicina dell’Università Jiao Tong di Shanghai hanno preso in esame un campione di soggetti che presentavano fattori di rischio per malattie cardiovascolari.

donna al microscopio

“Abbiamo progettato questo studio prospettico per identificare individui metabolicamente sani e malati, indagare le firme microbiche intestinali associate all’età e al metabolismo e analizzare l’interazione tra microbioma intestinale, età e metabolismo con il rischio di malattie cardiovascolari a lungo termine”, hanno scritto i ricercatori.

Obesità, zucchero nel sangue e malattie cardiovascolari

I ricercatori hanno classificato un gruppo di 19.268 individui, di età compresa tra 40 e 93 anni, suddivisi in cluster di “multimorbilità” (ossia presenza contemporanea di due o più patologie croniche nella stessa persona). Ad esempio, gli individui nel cluster multimorbilità 1 (o MC1) erano considerati metabolicamente sani, quelli nel cluster MC4 mostravano disturbi metabolici associati all’obesità, quelli del gruppo MC5 disturbi metabolici associati ad alti livelli di zucchero nel sangue.

In un periodo di 10-11 anni, i soggetti del gruppo MC4 hanno riscontrato un rischio maggiore del 75% di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto al gruppo MC1, mentre quelli del gruppo MC5 hanno riscontrato un aumento del rischio del 117%. Di 4.491 individui sono stati prelevati campioni fecali e analizzati per stabilire eventuali correlazioni con microbi intestinali di ciascun gruppo di multimorbilità.

La correlazione fra microbioma ed età

In un’analisi separata, il team ha anche riscontrato un chiaro cambiamento nella composizione del microbioma con l’età, convalidato utilizzando una coorte esterna di 4.425 individui. I ricercatori hanno creato una metrica di “età microbica intestinale”, una misura per descrivere quanto è “vecchio” il microbioma intestinale di un individuo, indipendentemente dalla sua età cronologica.

Tra gli individui sopra i 60 anni, quelli dei gruppi MC4 e MC5 con un’età microbica più elevata hanno mostrato un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, rispetto a quelli con un’età microbica inferiore, indipendentemente dall’età cronologica, dal sesso e da altri fattori legati allo stile di vita. In altre parole, quelli con microbiomi intestinali “più giovani” avevano meno probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari nonostante avessero molteplici fattori di rischio per malattie cardiovascolari.