Minilifting viso e collo meno invasivo ma duraturo
Secondo alcuni esperti cambierà il modo di affrontare il ringiovanimento di viso e collo, donando un volto più giovane di dieci anni ma con un'operazione meno invasiva e più duratura di un lifting classico. Si tratta del minilifting composito, la tecnica che permette di sollevare i tessuti con un approccio minivasivo e con un'esposizione dei tessuti minore, in anestesia locale con sedazione e, soprattutto, in regime di Day hospital. A fare il punto il chirurgo plastico Daniele Spirito di Roma, che ne ha parlato al 67simo Congresso nazionale di chirurgia plastica, organizzato dalla Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica) nei giorni scorsi a Roma.
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L'intervento di lifting composito, arrivato dagli Usa, è stato è stato ideato da Sam Hamra di Dallas. Nel corso del congresso, l'esperto ha spiegato procedura e benefici della tecnica chirurgica, eseguita in diretta il 15 giugno scorso presso la clinica Karol Wojtyla di Roma in occasione dell'evento "Lifting composito della faccia secondo Hamra, Mendelson, Funk. Nuovo approccio mininvasivo".
"Si tratta di un minilifting ma con risultati da grande lifting, un intervento rivoluzionario che porterà un cambiamento radicale nel modo di pensare l'operazione regina della chirurgia estetica – spiega Spirito – La procedura è meno invasiva e i rischi di complicanze sono ridotti, il recupero è più veloce e la durata è maggiore. L'operazione viene eseguita in anestesia locale con sedazione e soprattutto in regime di Day hospital. Si effettua una piccola incisione solo anteriormente al padiglione auricolare e si procede a uno scollamento di 5-6 centimetri del sottocute. Da qui si fa ingresso nei piani profondi e si riposizionano i tessuti in verticale. Il paziente torna a stare bene nel giro di una settimana".