Nei o nevi
Tutti noi abbiamo dei nei sulla pelle, macchiette che possono essere più o meno grandi e di un colore più o meno scuro disseminate su tutto il corpo: dalla testa ai piedi e, contrariamente a quanto creduto in passato, la posizione non è un indicatore della pericolosità del neo. I nei, chiamati anche nevi (dal latino naevus), possono essere di varie tipologie e rimanere delle innocue macchie che virano dal marrone quasi nero a colorazioni più tenui, o modificarsi nel tempo e purtroppo trasformarsi in tumori della pelle. In questa guida vi daremo delle indicazioni generali sulla natura dei nei, sulle differenze che possono esserci fra un neo e l'altro, sulla mappatura dei nei (uno degli esami più utili per valutarne la salute) e su alcune importanti nozioni sulla prevenzione del melanoma, come ad esempio il fatto che chi ha casi di melanoma in famiglia deve essere particoarmente vigile.
Cosa sono i nei?
I nei sono il frutto di una particolare concentrazione di melanociti, ovvero delle cellule che si occupano di sintetizzare la melanina (sì, proprio la responsabile dell'abbronzatura). I nei sono delle piccole aree iperpigmentate della pelle che possono essere presenti già alla nascita o formarsi in seguito negli anni. Il colore caratteristico spazia fra diversi gradi di marrone, la forma è solitamente circolare e la superficie può essere sia piatta che ruvida. La dimensione dei nei non dovrebbe superare i 5 mm. Contrariamente a quanto si pensa non tutti i sintomi o fastidi legati ai nei sono necessariamente indici di malignità del nevo. Ad esempio un neo può prudere, essere grattato, o anche riportare ferite ed escoriazioni e in nessuno di questi casi significa che si deve temere una mutazione.
Quali sono le differenze fra nei in rilievo, benigni e neri?
- Nei in rilievo – Quante volte ci siamo chiesti se i nei in rilievo, quelli più cicciottelli e antiestetici, siano o meno un pericolo? Fra le leggende metropolitane legate ai nei c'è infatti anche la credenza che un neo sporgente abbia natura maligna, o che possa più facilmente trasformarsi in un melanoma. Ebbene non è così, un neo di natura benigna può essere sporgente e non diventare mai una lesione tumorale. Il fatto che i nei siano in rilievo non indica alcuna predisposizione dello stesso a mutare in tumore della pelle.
- Nei benigni – Vanno sotto il nome di nei benigni tutti quei nei che non sono lesioni cancerose, ma semplici accumoli di melanociti. E' il dermatologo a valutare lo stato di salute di un neo attraverso un attento esame.
- Nei neri – I nei possono avere diverse colorazioni, generalmente sono marroncini, ma possono anche assumere un colore più scuro, tendente al nero. Di per sé non indica un fattore di rischio, in generale l'importante è che i nei abbiano un colore uniforme, tuttavia l'insorgenza di un neo nuovo di colore nero petrolio è da segnalare al dermatologo.
Mappatura dei nei: cos'è e come funziona
La mappatura dei nei è una modalità di analisi che permette al dermatologo di comprendere quale sia la struttura di ciascun neo e di conseguenza identificare quelli che potenzialmente possono dare problemi o, nel caso più sfortunato che si sono già modificati. E' buona norma far rientrare il controllo dal dermatologo e la mappatura dei nei all'interno delle visite di routine che facciamo ogni anno o ogni sei mesi (a seconda delle esigenze specifiche), ma è davvero indispensabile che si sottoponga a questo esami chi ha più di 50 nei sulla pelle.
Quanto costa la mappatura dei nei?
La mappatura dei nei non ha un prezzo standard, molto dipende da dove la si fa e anche dagli strumenti più o meno all'avanguardia utilizzati dal dermatologo. Orientativamente il prezzo oscilla fra i 120 e i 150 euro.
Epiluminescenza: il controllo dei nei
Generalmente il dermatologo per l'epiluminescenza utilizza il dermatoscopio (infatti si chiama anche dermatoscopia), una lente che ingrandisce e che funziona come una sorta di ecografo fornendo delle immagini grandi dei nei. Tutti i dati possono essere immagazzinati, così che di anno in anno sia possibile confrontarli per comprendere se ci sono state modifiche.
Prevenzione del melanoma e nei maligni: impara l'abc
Per facilitare l'identificazione dei nei maligni, l'American Academy of Dermatology ha stilato un abc, letteralmente, per aiutarci a individuare possibili lesioni cancerose tramite autoispezione, perché sebbene l'autoesame non sia tutto, è comunque importante sapere quali sono i sintomi per i quali in effetti è meglio chiedere consiglio al dermatologo. Ecco quindi le caratteristiche dei nei che non devono sfuggirvi. E' importante saper distinguere i nei pericolosi.
- A – Sta per Asimmetria. I nei di formazione benigna sono dei piccoli cerchi, mentre le lesioni tumorali hanno bordi più irregolari
- B – Sta per Bordi. Il bordo (ovvero il perimetro) di un neo maligno non è mai liscio, ma viene definito frastagliato
- C – Sta per Colore. Il colore del neo dovrebbe essere omogeneo, cioè uguale in ogni sua parte. Nei che hanno invece più sfumature di colore o colori diversi dovrebbero essere tenuti sotto controllo.
- D – Sta per Dimensione. Il neo benigno generalmente non supera i 6mm, ma è comunque importante fare caso all'eventuale cambio di dimensione di qualsiasi neo
- E – Sta per Evoluzione. Un neo benigno tendenzialmente non cambia ne in forma, nè in colore nè in dimensione
Oltre a questo è importante proteggere la pelle prendendo il sole in maniera corretta nei mesi estivi (e non solo) e proteggere i nei dal sole.