10 ottobre 2018: Obesity Day, tutte le iniziative della giornata anti-obesità
Tra le malattie spesso sottovalutate dall’opinione pubblica ce n’è una che ha assunto i contorni della pandemia mondiale: è l’obesità, un male con cui ogni giorno abbiamo a che fare ma che spesso non viene affrontato nel giusto modo, derubricata a problema estetico, quando in realtà è un problema di salute che non dovrebbe mai e poi mai passare sotto silenzio.
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Si stima che l’obesità costi al nostro paese più di 22 miliardi di euro l’anno, la maggior parte dei quali spesi per l’ospedalizzazione e la cura di una malattia con cui siamo sempre più costretti a fare i conti: non è un caso, per esempio, che la first lady Michelle Obama abbia ingaggiato una vera e propria lotta contro questo male, che in America è letteralmente dilagante.
Sempre più carie nei bambini a causa di zuccheri e bibite gassate
Obesità: cos’è e perché fa male
Ma cos’è l’obesità e perché bisogna combatterla? L’obesità in gergo medico è una sindrome caratterizzata da un eccesso di adipe sottocutaneo, e un conseguente enorme aumento di peso.
Nelle società occidentali rappresenta la prima causa di morte prevedibile, ed è considerata il più pressante pericolo per la salute pubblica del nostro secolo. Questo perché non solo è di per sè una malattia, ma è anche fra i fattori di rischio più importanti dell'insorgere di altri generi di malattie anche e soprattutto cardiovascolari.
Come si calcola l’obesità
Se si ha il dubbio di essere obesi bisognerebbe andare dal proprio medico e dal nutrizionista per calcolare precisamente il grado di massa grassa del corpo e prendere subito le debite contromisure. Il grado eventuale di obesità viene ricavato dal calcolo dell’indice di massa corporea (BMI) e viene così indicato a seconda del risultato:
- Obesità di 1° grado: BMI compreso fra 30 e 34,9
- Obesità di 2° grado: BMI compreso fra 35 e 39,9
- Obesità di 3° grado: BMI maggiore di 40
Ci sono vari strumenti online per calcolare il BMI partendo da altezza e peso, tuttavia non sono precisi perché non tengono conto della corporatura del soggetto e della sua storia atletica. Pertanto è sempre meglio consultare il proprio medico per avere una risposta più precisa possibile in base alla quale stilare un percorso che riporti il corpo in uno stato di salute ottimale.
L’obesity day
- spazio (la cucina),
- tempo (il tempo dedicato al cibo),
- economia (corretto utilizzo delle risorse),
- relazioni (identità storiche e appartenenza),
- cultura (coltivazioni adatte ai luoghi e alle esigenze del gruppo familiare)
- politica (la teoria dello stato e il territorio).