Paura del dentista? Come superarla
Pensavi di essere tra i pochi che hanno una paura folle del dentista? Oppure che questo terrore vero fosse riservato solo ai più piccoli? No, sei in ottima compagnia. Innanzitutto, la paura del dentista ha un nome dedicato: trattasi di stomatofobia. E, come qualsiasi fobia, può riguardare chiunque e in qualsiasi momento della vita. e per questo non è il caso di minimizzarla e tantomeno sottovalutarla.
La buona notizia è che puoi affrontare anche questa fobia e sconfiggerla efficacemente, adottando una serie di comportamenti e abitudini che possono davvero aiutarti. Ed è molto importante recarsi dal dentista con serenità: l’igiene orale e la salute dei denti sono parte imprescindibile del tuo benessere e non vanno assolutamente trascurate. Dalla salute della bocca, infatti, dipende anche la salute di molti altri organi: dal cuore alla colonna vertebrale.
Stomatofobia: i sintomi
La maggior parte delle persone che diserta lo studio del dentista, lo fa perché ha paura. Infatti, oltre alle motivazioni economiche (che, comunque, rivestono un ruolo chiave nella diminuzione dei controlli dentistici), la paura di stare sulla poltrona del dentista paralizza moltissime persone. I sintomi di questa vera e propria fobia possono essere più o meno accentuati e più o meno presenti a seconda delle diverse fasi della vita. Per esempio, ci sono periodi in cui si è più stressati e anche un semplice controllo dal dentista può togliere il sonno.
Riguardo al sonno, uno dei sintomi più comuni della stomatofobia è proprio l’impossibilità di dormire la notte (o le notti) precedenti l’appuntamento dal dentista. Altri sintomi sono: ansia, tremori, mal di stomaco, crampi alla pancia, sensazione di calore molto forte fino al vero e proprio attacco di panico. Questa sintomatologia può insorgere anche fin dai giorni e nelle ore precedenti al fatidico momento.
La paura può portare sia a disertare i controlli dentistici (e gli interventi necessari) sia a rendere molto difficoltoso l’intervento del medico.
Gli stadi della stomatofobia
La stomatofobia si classifica a seconda dei suoi diversi stadi. Vediamoli tutti con ordine:
- Il primo stadio riguarda i pazienti che disertano a lungo gli appuntamenti dal dentista. In questo stadio, ciò che scatena la fobia è proprio l’ambiente fisico: dall’odore di disinfettante al rumore del famigerato trapano, fino alla sola vista dei vari “ferri”. Questa tipologia di paziente di norma sopporta il dolore attraverso una forsennata (e rischiosa) automedicazione e tende a nascondere la paura del dentista. In tali casi, i dentisti utilizzano spesso la sedazione cosciente. A volte, per i pazienti del primo stadio, la semplice anestesia può bastare a placare l’ansia.
- Il secondo stadio della stomatofobia comprende coloro che hanno confessato a qualcuno la paura del dentista e arrivano all’appuntameno accompagnati. Ma che, comunque, provano un fortissimo disagio. In questi casi, può funzionare la sedazione cosciente praticata con la miscela di ossigeno e protossido d’azoto (maschera).
- Nel terzo stadio, il paziente giunge all’appuntamento dal dentista con uno stato davvero precario di salute dei denti e igiene orale: dagli ascessi alle fratture dei denti. Il dentista interverrà cercando di concentrare in una o poche sedute tutti gli interventi necessari a un miglioramento il più possibile repentino delle condizioni di salute dei denti e delle gengive del paziente (che spesso, a causa di queste condizioni, subisce limitazioni nella sua vita di relazione, affettiva e professionale).
- Infine, il quarto stadio della stomatofobia è quello più invalidante, estremo e, per fortuna, raro. In questo stadio, il paziente è in uno stato che rende impossibile l’intervento del dentista. La causa è spesso una patologia di tipo psichiatrico.
Le strategie per superare la paura del dentista
La prima strategia furba per non incorrere nella stomatofobia, o intervenire immediatamente, è programmare regolari appuntamenti dal dentista. Questo tipo di regolarità diventa una buona abitudine e accresce la familiarità con lo studio del dentista e con le persone che ci lavorano.
Per lo stesso motivo, è davvero fondamentale abituare i bambini ad andare dal dentista sin dalla comparsa dei primi dentini da latte. Ed è altrettanto importante che ci si rechi dal dentista per controlli regolari (e per la pulizia dei denti) e non solo quando insorge il dolore. In modo che lo studio del dentista sia percepito come un luogo di benessere e di cura di sé, e non di sofferenza.
Altro elemento cruciale, se si ha paura del dentista, è la richiesta di spiegazioni dettagliate e chiare sull’intervento necessario. Che sia la semplice ablazione del tartaro oppure la cura di una carie. In tal senso, è ovviamente necessario che vi sia anche comprensione totale da parte del dentista e di tutto il personale dello studio medico.
Affidarsi a un medico che ascolti, comprenda e sia disponibile a dare spiegazioni con pazienza e chiarezza è assolutamente indispensabile. E non solo quando si ha timore del dentista. Conoscere nel dettaglio ciò che si affronterà è un’ottima strategia per arrivare all’appuntamento con un carico decisamente inferiore di ansia.
Anche a livello “pratico” puoi fare molto per attenuare la paura del dentista. Per esempio, puoi utilizzare le tecniche della meditazione e della visualizzazione. Già a partire da qualche giorno prima dell’appuntamento. Allo stesso modo, sono utili lo yoga e i rimedi naturali dall’azione rilassante come la valeriana e il biancospino. Evita di assumere bevande eccitanti come tè o caffè prima di andare dal dentista e agevola il sonno la notte precedente assumendo tisane rilassanti e massaggiando il corpo con oli dall’azione rasserenante come l’olio di lavanda.
Quando sei seduta sulla poltrona del dentista, prova a concentrarti sui tuoi muscoli contratti. E rilassali, a partire dalle dita dei piedi. Focalizza la tua attenzione solo su questo, respirando a fondo e visualizzando qualcosa di profondamente rilassante (dal luogo preferito al viso di persone in grado di trasmetterti calma e buon umore). Molto utile è imparare la tecnica del training autogeno, un modo efficace e semplice per far fronte a eventi stressanti e a elevato rischio di tensione.