Pillola del giorno dopo spesso usata come anticoncezionale

Sesso a rischio per le adolescenti italiane, che sempre più spesso hanno rapporti senza precauzioni per poi ricorrere alla ‘pillola del giorno dopo’. Da uno studio, realizzato a Padova, su circa 1500 studenti di scuole superiori, è emerso che una giovane su cinque – esattamente il 21% – ha usato la pillola del giorno dopo. Un risultato che indica “un drammatico indice di mancanza di educazione sessuale, avverte Carlo Foresta, docente di Endocrinologia dell’Università di Padova, che lancia un monito: “La pillola del giorno dopo non può e non deve essere considerata un anticoncezionale”.

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“Secondo i dati resi noti dal ministero della Salute – incalza Foresta – nel 2016 mentre il numero di interruzioni volontarie di gravidanza è stato di 84.926 casi, il 3,1% in meno rispetto al 2015, le vendite della ‘pillola dei 5 giorni dopo’ hanno raggiunto quota 189.589: 145.101 erano le confezioni distribuite nel 2015, 16.797 nel 2014, 11.915 nel 2013 e 7.796 nel 2012. Il rialzo riguarda anche la pillola del giorno dopo, il Levonorgestrel: 214.532 le confezioni vendute nel 2016, 161.888 quelle del 2015”.
L’indagine è stata condotta su 1.426 studenti, tra i 18 e i 21 anni, di 19 istituti superiori di Padova e provincia (825 maschi e 601 donne). Ebbene, “le studentesse che hanno utilizzato la pillola del giorno dopo riferiscono inoltre, rispetto alle loro coetanee, una maggiore gamma di comportamenti a rischio” spiega ancora l’esperto. In termini di differenze di genere, infine, i maschi riferiscono di avere relazioni meno stabili e una maggiore tendenza ad avere partner multipli (12% per i maschi contro il 4,4% delle femmine).