Reggiseno, miti e leggende
C’è chi lo lascia volentieri nel cassetto, chi non riesce ad uscire senza, chi lo porta anche di notte, è il reggiseno, compagno inseparabile, capace di darti il giusto “supporto” come solo un vero amico sa fare. Eppure esistono una serie di leggende su questo particolare capo d’abbigliamento che creano confusione anche alle donne più esperte in materia. Noi abbiamo individuato 7 falsi miti e li abbiamo sfatati per voi grazie all’aiuto di alcuni esperti del settore, in modo che possiate dormire sonni sereni, con o senza il vostro reggiseno addosso!
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Il reggiseno aumenta il rischio del cancro
Falso! I reggiseni, anche quelli muniti di ferretto, non incidono in alcun modo sul rischio di sviluppare il tumore al seno. Come spiega la Scientific American, si tratta di un mito nato a metà anni ’90 che però è stato immediatamente sfatato. “Il parere generale dei medici è che né il tipo di reggiseno, né il modo in cui questi indumenti intimi sostengono e premono sul corpo, ha alcun collegamento con il rischio di cancro al seno” spiega L’Università di Arkansas sul sito Medical Science. Pertanto tutto quello che si legge su internet non si basa su ricerche credibili ma è il frutto di pura disinformazione.
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La taglia media è la terza
Falso anche questo, in quanto, proprio secondo gli esperti, che di mestiere monitorano le dimensioni dei consumatori, non esiste una taglia media, questo perché i reggiseni variano da modello a modello e da marca a marca, quindi è praticamente impossibile accertarne il reale volume. Kim Caldwell, un produttore americano, afferma in proposito “I reggiseni sono come i jeans, ciò che si adatta ad un modello potrebbe essere totalmente inadatto per un altro simile“.
Dormire con il reggiseno tiene il seno alto
Alcune donne sostengono che indossare il reggiseno di notte aiuta a mantenere il seno alto e sodo. Il chirurgo plastico Carlos Burnett spiega però che dormire con il reggiseno non danneggia né apporta dei benefici al seno, infatti i cosiddetti legamenti sospensori delle mammelle non sono tesi in modo significativo mentre si è distesi, pertanto indossare o meno il reggiseno non ha alcuna influenza sulla tonicità del muscolo.
Più è chiaro il reggiseno, meno è visibile sotto i vestiti
Caldwel è sorpreso da quanta gente sia convinta che indossare un reggiseno bianco sotto la camicia chiara sia l’opzione meno visibile. In realtà la soluzione migliore sarebbe indossare un intimo color carne, il più vicino possibile alla tonalità della propria carnagione “Più ci si avvicina al tono della propria pelle, meno visibile sarà il reggiseno sotto i vestiti” spiega l’esperto.
Pertanto le donne con la carnagione olivastra dovrebbero cercare un underwear dal tono nude scuro, niente di più semplice visto che sempre più aziende stanno creando modelli che tengano conto dei vari incarnati, rendendo disponibili molti colori oltre al classico beige.
I reggiseni modificano la forma naturale del seno
Tempo fa avevamo pubblicato un articolo in cui si parlava del fatto che alcuni ricercatori francesi avessero studiato il seno di 300 donne tra i 18 e i 35 anni nel corso di 15 anni, riscontrando che il reggiseno “impigrisce” il muscolo del seno, facendo quindi in modo che nel corso del tempo questo scendesse di tono. Ma altri esperti sostengono che sia ancora troppo presto per poter confermare questi dati, inoltre gli studiosi francesi non hanno preso in considerazione alcuni fattori, come ad esempio la diversa dimensione del seno delle donne campione, pertanto, fino ad effettiva prova contraria, è opinione comune che i reggiseni aiutano a mantenere il seno alto sostenendo i legamenti sospensori, altrimenti provati dalla forza di gravità.
Le coppe del reggiseno fanno tutto il lavoro
Falso, non sono le coppe, né il ferretto o i cinturini a sollevare il seno, ma il merito di un giusto supporto va dato quasi esclusivamente alla fascia. Le cinghie infatti servono a tenere le coppe aderenti al corpo, mentre la fascia fornisce il 90% di tutto il sostegno. Quindi per fare in modo che il décolleté abbia un bell’aspetto bisogna puntare tutto su una fascia che aderisca perfettamente al nostro corpo, anche quando il busto è in torsione. Questa però non deve mai essere stretta fino a farci soffocare, ma deve avvolgere in modo comodo e accogliente, altrimenti si rischia di soffrire inutilmente e di avere il tanto indesiderato effetto “insaccato” che traspare dalla maglietta.
Un buon reggiseno dura una vita
Oh come vorremmo fosse vero! In realtà Caldwell spiega che i reggiseni hanno una durata relativamente breve che si aggira intorno ai 6-9 mesi. “Un sacco di fattori influenzano la durata di un reggiseno” spiega infatti l’esperto “essi dovrebbero essere lavati a mano con il sapone giusto, conservati con riguardo e intervallando pause regolari dal loro utilizzo”. Ma anche seguendo scrupolosamente tutte queste pratiche, nella maggior parte dei casi, un reggiseno indossato regolarmente dopo anno di vita si presenta deformato, sbiadito e deteriorato, in poche parole, per quanto gli possiamo essere affezionate, il nostro caro vecchio amico ha tutto il diritto di andare in pensione.
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- l’89% delle donne vuole conoscere i risultati della ricostruzione del seno prima di sottoporsi ai trattamenti relativi al cancro al seno.
- solo il 23% delle donne è a conoscenza della gamma di trattamenti disponibili riguardo la ricostruzione del seno.
- solo il 22% conoscono la qualità dei risultati che è possibile ottenere mediante la ricostruzione del seno
- solo il 19% delle donne sono a conoscenza del fatto che la tempestività del trattamento del cancro al seno si ripercuote sulle possibilità e le opzioni successive per sottoporsi alla ricostruzione al seno
Se volete essere consigliate, oppure partecipare agli eventi, consultate il sito ufficiale con tutte le informazioni e i contatti che trovate sotto
Stella McCartney per la prevenzione del tumore al seno
Chelsea Handler, comica, scrittrice e conduttrice del programma Chelsea su Netflix è il volto della campagna di Stella McCartney per il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Un tema a cui Stella è sempre stata vicina e che segue con l’obiettivo di sensibilizzare le donne nei confronti della malattia, ma anche per renderle più consapevoli sul valore e l’importanza della prevenzione.